
Causa previsto maltempo per domenica 29 gennaio, l'iniziativa IL MARE D'INVERNO è rimandata a febbraio, data da destinarsi. Rimanete in contatto per restare aggiornati.
L’Operazione si svolgerà anche quest’anno sul litorale nord di Campomarino nel tratto compreso tra il “Mambo Bar”ed il depuratore, un tratto di particolare pregio, ricco di bellissime dune naturali ed habitat di diverse specie volatili.
L’obiettivo che Fare Verde si prefigge e’ monitorare lo stato di salute delle spiagge, abbandonate a se stesse nel periodo invernale e "riscoperte" in tutto il loro degrado solo con l’approssimarsi della stagione balneare.
Le operazioni di pulizia degli scorsi anni, che hanno coinvolto decine di spiagge in tutta Italia e migliaia di volontari , hanno segnalato situazioni allarmanti su molti litorali, non ultimi quelli molisani, che nel periodo invernale si trasformano in vere e proprie discariche che spesso necessitano di radicali operazioni di bonifica; basti pensare al preoccupante fenomeno riscontrato proprio sul litorale di Campomarino, dell'invasione delle cassette in polistirolo generalmente utilizzate dagli operatori del settore ittico, chiaramente gettate in mare aperto e riversate sulle spiagge dalle mareggiate.
L’invadenza della plastica e degli imballaggi in tutte le sue forme, bottiglie, sacchetti, materiali usa e getta e contenitori di ogni tipo, ricorda l’assoluta necessità di ridurre consumi e sprechi, il primo passo da intraprendere da cittadini ed amministrazioni pubbliche per affrontare in maniera decisiva la problematica rifiuti che ovunque è destinata ad assumere dimensioni drammatiche.
Prevista anche per quest’anno, ormai felice consuetudine, la partecipazione dei volontari dell’Associazione Ambiente Basso Molise e della Protezione Civile di Campomarino.
Aderisce all’iniziativa anche il Movimento 5 Stelle con i principali “Meet Up” della regione, nell’ambito delle iniziative legate al “Progetto zero”(rifiuti).
Per riscoprire il fascino del mare d’inverno e passare una mattinata all’insegna della tutela dell’ambiente e della salvaguardia del nostro territorio, Fare Verde invita amministratori, cittadini ed associazioni a partecipare alla giornata ecologica.
Appuntamento domenica 29 nei pressi del “Mambo Bar” dalle ore 09.30
L’iniziativa consisterà nel ripiantare a più mani l’abete natalizio che ha adornato i locali della scuola elementare durante le scorse festività, con il coinvolgimento, oltre che degli alunni, che hanno deciso di donare l’albero, anche degli ospiti della comunità “La Valle” e delle stesse associazioni promotrici.
Ancor più in considerazione del luogo particolare scelto per l’evento, ci sarà anche un momento di riflessione sul profondo significato dell’albero di Natale, antico simbolo di origine pagana legato al culto del sole, che veniva venerato proprio nel periodo solstiziale, quando la luce riconquista la propria supremazia sul buio, significando simbolicamente la vittoria della vita sulla morte e del bene sul male.
Un simbolo assoluto di vita quello dell’albero, che però oggi, nella nostra società consumistica rischia di perdere completamente il proprio significato, in nome della spietata legge dell’usa e getta, dequalificato ad oggetto di consumo a scopo ornamentale da acquistare e gettare ogni anno.
Non mancherà quindi un momento di sensibilizzazione, attraverso l’esempio dell’albero, verso i giovani alunni delle scuole sull’importanza delle pratiche del riciclo e del riutilizzo in alternativa alla logica consumistica dell’usa e getta, unica vera soluzione al sempre crescente problema ambientale dello smaltimento dei rifiuti.; per questo l’albero sarà immediatamente concimato con del “compost” organico ottenuto dal processo naturale di decomposizione dei rifiuti umidi.
Abbiamo accolto con piacere la nota del Ministero dell'Ambiente del 31 dicembre 2011 che smentiva le voci di una possibile cancellazione della norma che vieta la commercializzazione di buste in plastica non biodegradabile, ma non basta. Ora attendiamo la normativa che definisca i criteri di biodegradabilità in conformità con le normative europee, che prevedono la totale e completa biodegradabilità del sacchetto, in modo da poter esser utilizzato anche per la raccolta differenziata dell'umido.
Non basta aggiungere un additivo alla plastica tradizionale per spacciare i sacchetti della spesa come biodegradabili, eppure è quello che è accaduto in Italia con l'introduzione del divieto di commercializzazione dei sacchetti in polietilene: alcuni produttori hanno semplicemente aggiunto additivi alla vecchia plastica per fare in modo che si frantumi in piccolissimi pezzi. Ovviamente questa non è biodegradabilità, è una presa in giro!
I sacchetti "finti bio" creano ancora più danni di quelli tradizionali; le persone in buona fede li usano per raccogliere i rifiuti umidi in modo differenziato, introducendo negli impianti di compostaggio plastica che va ad inquinare quel terriccio fertilizzante di cui i terreni agricoli italiani, sempre meno fertili, hanno estremamente bisogno. Inoltre, se disperso nell'ambiente il "finto bio" non si dissolve, ma si frantuma in pezzi piccolissimi che vanno ad inquinare ancora di più terreni e catene alimentari.
In questi c'è stato anche chi in nome di non si sa quale ambientalismo, ha difeso la vecchia plastica assecondando un pezzo di industria italiana che vuole restare ferma al palo ed è sbalorditivo che ciò accada proprio mentre il mondo sta sperimentando la fine rovinosa di un modello di produzione e consumi basato su sprechi, inefficienze e inquinamento.
Mentre ci auguriamo che il numero di persone che usa sporte per la spesa riutilizzabili cresca sempre di più, chiediamo al Ministro Clini di approvare al più presto le norme che impongono la piena compostabilità, come previsto dalle norme tecniche europee, di quei sacchetti della spesa che continueranno a circolare in numero, ci auguriamo, sempre minore.