18/02/10

I PANNOLINI ECOLOGICI LAVABILI


Chi sceglie di usare i pannolini ecologici lavabili, contribuisce alla riduzione di circa una tonnellata di rifiuti, evita l’abbattimento di 10 alberi, riduce lo spreco di risorse ed energia, salvaguarda la salute del proprio pargolo e risparmia un consistente “gruzzoletto”.
Ecco i motivi per passare ai pannolini di stoffa, dicendo NO alla logica dell’usa e getta.
Esistono almeno tre ragioni fondamentali per scegliere i pannolini in materiali riutilizzabili per i propri figli: la tutela dell’ambiente, il risparmio economico e il maggior benessere del bambino.
· La tutela dell'ambiente.
I bambini inconsapevolmente producono circa il 10% del totale dei rifiuti prodotti in Italia, considerando che ogni bambino al compimento del terzo anno ha utilizzato circa 5/6000 pannolini per un peso complessivo di oltre una tonnellata. E’ stato calcolato che ogni giorno vengono gettati nella spazzatura oltre 6 milioni di pannolini che, a causa della loro particolare composizione e del contenuto di residui organici, rappresentano una delle tipologie di rifiuto più difficili da gestire.
I pannolini sono infatti costituiti, oltre che da cellulosa, da plastica e da idrogel (che contengono solventi, metalli pesanti, polimeri, diossine e furani) e inquinano pesantemente l’ambiente già in fase di produzione. Inoltre è un rifiuto che non può essere riciclato e quindi richiede lo smaltimento in discarica (dove impiega oltre 600 anni per decomporsi, non biodegradarsi), dove diventano veicoli per la proliferazione di virus e batteri pericolosi, contribuendo alla contaminazione del suolo e delle falde acquifere.
Se invece finiscono in inceneritore, la combustione dei materiali sintetici di cui sono composti può dare origine alla pericolosa diossina ed altre sostanze nocive.
Notevole anche l’impatto complessivo connesso alla loro produzione: i pannolini usa e getta necessitano, rispetto a quelli in tessuto, di 3 volte e mezzo più energia, una quantità di materie prime non rinnovabili oltre 8 volte maggiore ed addirittura un quantitativo di risorse rinnovabili 90 volte superiore; basti pensare che i pannolini monouso sono composti per circa il 70% da cellulosa, per la cui produzione viene utilizzata polpa di legno. Una recente ricerca ha in proposito evidenziato che per produrre i pannolini necessari per soddisfare un bambino dalla nascita al trentesimo mese sia necessario abbattere oltre 10 alberi di medie dimensioni.
Diversamente, con l’utilizzo di pannolini ecologici lavabili, l’impatto ambientale si riduce drasticamente sino a diventare irrilevante, considerando sia l’impiego di materiali, in gran parte naturali come il cotone, sia il fatto che nulla verrà cestinato. L’unico consumo derivante dalla scelta dei pannolini ecologici è quello relativo ai lavaggi, ma resta di gran lunga inferiore all’energia necessaria per la produzione, il trasporto, la distribuzione e lo smaltimento di quelli usa e getta.

· Il risparmio economico
L’utilizzo di pannolini monouso risulta oggi una delle spese maggiori connesse alla nascita di un bambino.
Basti pensare che, considerando una media di 5/6 cambi al giorno per un periodo di 30 mesi, si
possono spendere fino a 2000 euro in pannolini monouso. Tali cifre sarebbero ancora maggiori nel caso in cui il bambino tardasse a “passare al vasino”.

Da non trascurare anche il costo aggiuntivo dovuto all’uso di creme antiarrossamento e al tempo e al carburante necessario per andare di volta in volta al supermercato ad acquistare le varie confezioni di usa e getta.
Di contro, per l’acquisto di un kit di pannolini lavabili e dei relativi accessori (mutandine, panni supplementari e veli in cellulosa), basta sostenere un investimento compreso tra i 350 e i 600 euro, variabile a seconda dei modelli e della marca scelta. Considerando infine il costo dei lavaggi (in termini di elettricità, acqua e detersivo), si ottiene un risparmio che può tranquillamente superare il 50% della cifra altrimenti spesa in pannolini usa e getta.
Se poi si considera che possono essere riutilizzati per un secondo o terzo figlio, oppure ceduti in famiglia, scambiati o rivenduti, il risparmio può aumentare notevolmente.
Infine, l’utilizzo di pannolini in cotone naturale, evita l’utilizzo di molti prodotti cosmetici, con derivante ulteriore risparmio.

· Il benessere del bambino
Il rivestimento impermeabile dei pannolini comuni non permette in alcun modo un’adeguata traspirazione e causa della formazione all’interno delle condizioni (calore, umidità e mancanza d’aria) ideali per l’insorgere di arrossamenti ed irritazioni sulla delicata pelle del bambino.
A dimostrazione di ciò diversi studi statistici hanno evidenziato un sensibile aumento degli eritemi e delle allergie cutanee tra i bambini che indossano pannolini monouso. Negli USA, ad esempio, negli ultimi 50 anni i casi di arrossamento sono passati dal 7,1% al 61% dei bebé, la maggior parte dei quali indossa gli “usa e getta”.
Una conseguenza ancora più preoccupante è causata dalla temperatura che si sviluppa attorno all’area dei genitali del bambino, che può superare di circa 1°C quella corporea. A tal proposito uno studio dell’Università di Kiel (Germania) ha rilevato che un’esposizione prolungata dello scroto dei maschietti a queste temperature può avere delle conseguenze negative sulla salute e funzionalità dei testicoli, con possibili ripercussioni sulla futura fertilità in età adulta. Nelle femminucce, tali condizioni sarebbero invece la causa del crescente diffondersi di vaginiti croniche in età pediatrica, un disturbo che prima dell’avvento dei pannolini monouso era comune solo nelle donne adulte.
Un altro preoccupante fattore per la salute dei bambini è il particolare mix di sostanze chimiche che vengono abitualmente utilizzate nella fabbricazione degli usa e getta, come sbiancanti, antimuffa, gel superassorbenti, ecc. , sulle quali non esiste ancora alcuna norma che obblighi le aziende produttrici a riportarne la dicitura in etichetta. Solo per citarne alcune tra le più rischiose, il sodio policloridato (un composto che assorbe più di 100 volte il suo peso in acqua) che già fin dal 1985 è stato vietato nella fabbricazione di tamponi femminili perchè sospettato di provocare shock tossici, oppure il Tbt (Tributile di Stagno), una sostanza particolarmente tossica utilizzata come biocida in diversi settori.
La superassorbenza, tra l’altro, oltre ad essere una concausa dell’insorgere degli arrossamenti perché inducono i genitori a cambiare meno spesso il pannolino, limitano anche la sensibilità dei bambini perchè impediscono loro di sentire il fastidio del contatto con la pipì e la sensazione di sporco. Ciò contribuirebbe all’innalzamento dell’età in cui il bimbo riesce a passare al vasino, negli ultimi anni salita in media addirittura a 42 mesi!
Di contro utilizzando i pannolini di stoffa si può star tranquilli perchè a contatto con la pelle del bebè vi sono solo fibre naturali, non trattate, anallergiche, perfettamente traspiranti, che riducono l’insorgere di arrossamenti ed irritazioni e permettono di mantenere una temperatura fisiologica che salvaguarda la salute dei genitali.
Infine, il relativo maggiore ingombro ha un notevole effetto positivo anche dal punto di vista ortopedico perché, facendo tenere le gambine naturalmente divaricate, consente il normale sviluppo delle anche.

Per ulteriori informazioni:
FARE VERDE Onlus – Associazione di protezione ambientale riconosciuta ai sensi dell’art.13 legge 349/86
Gruppo di Campobasso. Tel.329.43.43.334

2 commenti:

Laura ha detto...

vi invitiamo a visitare il sito www.nonsolociripa.it realizzato dal Gruppo NonSoloCiripà, genitori di tutta Italia che usano i pannolini lavabili e che si occupano anche della loro promozione sul territorio.
Laura

Anonimo ha detto...

mi ritengo una eco-mamma, sono un' animalista (chi ama gli animali, rispetta anch l'ambiente)uso regolarmente i pannolini lavabili, non ci penso ad usare gli "usa e getta", ne vado fiera (li metto anche in bella vista quando li lavo:-))li consiglio a chiunque e faccio di tutto x pubblicizzarli xche' ancora poco conosciuti: sono comodissimi...e' solo questione di volonta'(ma perche' non si lavano di continuo body e tutine??)

Margherita (Caserta)