15/10/10

...PRECISAZIONI




EX ROMAGNOLI: le precisazioni
dell'Avvocato Pino RUTA
sul giudizio
del Consiglio di Stato in merito al

Masterplan di Campobasso



Nella qualità di legale e difensore delle associazioni ambientaliste (Codacons e Fare Verde) ricorrenti contro il Master Plan (maxi cementificazione di 28.000 mq al centro della città di Campobasso posta in essere dalla Regione Molise) ritengo opportuno fornire qualche precisazione, tutt’altro che secondaria, soprattutto dopo avere letto il comunicato stampa (addirittura pubblicato anche sull’ANSA) inviato dalla Presidenza della Giunta Regionale in merito all’esito del giudizio pendente dinanzi al Consiglio di Stato:
1. innanzitutto, la recente pronuncia (del Consiglio di Stato) alla quale fa riferimento la nota del Presidente della Giunta Regionale non è definitiva e non entra nel merito della vicenda, occupandosi invece solo di un profilo squisitamente procedurale (se l’appello promosso della Regione risultava tempestivo o fuori termine: in breve se seguito un rito cd. “abbreviato” con deposito a quindici giorni, nel quale caso sarebbe risultato tardivo; oppure ordinario, con deposito a trenta giorni, nel quale caso risulterebbe tempestivo);
2. tale pronuncia, peraltro cautelare (ovvero provvisoria) non è neppure definitiva: ed infatti, la data per la discussione del giudizio definitivo dovrà ancora essere fissata davanti al Consiglio di Stato, così come dovrà ancora essere assunta da tale organo giurisdizionale una sentenza definitiva sul giudizio che ancora pende e che ha visto vittoriosi, in primo grado, le associazioni ambientaliste con ben due sentenze pubblicate sul sito ufficiale della giustizia amministrativa (www.giustizia-amministrativa.it) non ancora riformate o annullate e alle quali tutti possono accedere (sentenze TAR Molise n.184/2010 e n.88/2009);
3. peraltro, anche la prima e precedente ordinanza (provvisoria) del Consiglio di Stato alla quale il comunicato fa riferimento, non è definitiva ma, come tutte le ordinanze, provvisoria: dovrà, pertanto, ancora essere discusso il merito che sarà deciso con sentenza;
4. visto che tali decisioni ancora non vi sono forse è un pò troppo presto ed azzardato, da parte della Regione, cantare vittoria: tanto più che è lo stesso Consiglio di Stato a riconoscere agli atti regionali natura di atti prodromici ovvero preparatori privi di qualsivoglia natura urbanistica, così come le amministrazioni pubbliche avevano invece cercato di far credere accelerando un pò troppo sull’attuazione di una iniziativa ancora tutta da impostare e valutare nelle sedi urbanistiche istituzionalmente competenti e, soprattutto, con la partecipazione obbligatoria della collettività della quale le amministrazioni, spinte non si sa da quale fretta di acquisto di immobili, si erano già dimenticate;
5. peraltro, anche le deboli o incerte vittorie in sede amministrativa lasciano il tempo trovano: la nota vicenda Turbogas (patrocinata dal sottoscritto e dallo stesso Codacons) è certamente tra queste (TAR e Consiglio di Stato, forse un po’ distratti, avevano lasciato supporre che la procedura con particolare riguardo alle problematiche dell”intesa” e dell’”alluvione” fosse completa, mentre i giudici penali, sia del Tribunale di Campobasso che di quello di Larino, con qualche indagine più approfondita, sembrano averla pensata, diversamente, almeno fino ad oggi, visto che pendono ben due procedimenti penali a carico di amministratori).
Dunque, attenzione e prudenza prima di sbandierare facili e roboanti proclami: non è secondario che anche il Sindaco di Campobasso ha pubblicamente ammesso in Consiglio che l’operazione di cementificazione programmata dalla Regione è eccessiva e che la stessa vada rivista e ridimensionata (da 24.000 mq a 2.000 mq): in breve ciò che il sottoscritto e di propri assistiti sostengono a gran voce da tempo, prima che lo scempio urbanistico sia definitivamente attuato e compiuto (ciò che si cercherà di impedire in tutte le sedi competenti).

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