22/11/18

SERR 2018: Educazione ambientale alla "Scarano" con Fare Verde




E’ in corso, dal 17 e fino al 25 novembre, la SERR 2018, (Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti), l’iniziativa che mira al coinvolgimento attivo di cittadini, istituzioni, associazioni e scuole, per iniziative finalizzate alla riduzione della produzione dei rifiuti attraverso azioni concrete ed interventi di formazione e sensibilizzazione. 
In tale ambito, Fare Verde Campobasso, aderendo alla campagna europea, ha avviato in questi giorni un ciclo di appuntamenti di educazione ambientale con gli alunni della scuola primaria "N. Scarano", continuando il percorso già avviato negli anni precedenti e che sta accompagnando la crescita dei piccoli alunni con nozioni mirate al giusto approccio verso i temi ambientali, con particolare riferimento alla riduzione ed alla corretta gestione dei rifiuti. 
Attraverso lezioni tematiche e laboratori pratici, Fare Verde ha incontrato alcune classi, trasmettendo ai piccoli alunni i basilari insegnamenti per diminuire la quantità pro capite di rifiuti, con particolare riferimento agli accorgimenti per evitare l’uso e l’abuso di prodotti “usa e getta”, che costituiscono ancora gran parte degli scarti che riempiono le nostre pattumiere. 
Ridurre la produzione dei rifiuti, prima ancora di preoccuparsi della loro gestione, resta la priorità assoluta da percorrere da parte di tutti i soggetti coinvolti, governi, amministrazioni e, non ultimi, i cittadini, che tanto possono fare con comportamenti virtuosi e scelte di consumo maggiormente sostenibili ed attente agli impatti sull'ambiente.
Concetti ben riassunti nel quaderno didattico distribuito agli alunni "le 4 R - Riduzione, Riuso, Riciclo, Recupero", appositamente realizzato da Fare Verde per i progetti di educazione ambientale per le scuole primarie. 
Utilizzo del vuoto a rendere, prodotti alla spina, rifiuto di prodotti dal packaging eccessivo, uso di prodotti riutilizzabili in luogo di quelli usa e getta, sono solo alcune delle pratiche virtuose che, se adottate in vasta scala, consentirebbero di ridurre drasticamente la quantità di rifiuti da gestire, di quelli da conferire in discarica o, peggio, da inviare agli inceneritori, che resta la più pericolosa modalità di trattamento, sotto gli aspetti economici, ambientali e sanitari.











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