25/10/10

FARE VERDE scrive all'assessore all'ambiente della Regione Campania

...cominciamo a ridurli invece di pensare solo a come smaltirli.

Egr. Assessore,
in queste ore drammatiche per Napoli e provincia, facciamo appello alla Sua sensibilità affinchè ci sia un drastico cambio di rotta nella gestione dei rifiuti in quelle parti della Regione Campania che ancora non riescono a superare la logica dell'emergenza.
Da Sindaco di Mercato san Severino ha dimostrato che è possibile affrontare nel modo corretto il ciclo dei rifiuti, realizzando una raccolta differenziata porta a porta citata spesso come esemplare.
Da Assessore all'Ambiente della Regione Campania Le chiediamo di superare la visione che appartiene a parti politiche anche diametralmente opposte, e che vuole la soluzione definitiva al problema dei rifiuti sempre ed esclusivamente nella apertura di nuovi impianti di smaltimento, siano essi discariche o inceneritori.

È giunto inderogabile il momento di ridurre il volume complessivo dei rifiuti prodotti. Senza fermare la marea di imballaggi e oggetti usa e getta che un modello iperconsumista impone alle famiglie italiane, non ci saranno discariche ed inceneritori che tengano.
Mentre le discariche scoppiano, nessuna persona di buon senso può credere che negli inceneritori, solo in Italia chiamati eufemisticamente "termovalorizzatori", i rifiuti spariscano come per magia.
Tutti sappiamo che una volta bruciati, i rifiuti si trasformano in fumi, polveri e ceneri ancora più difficili da trattare e smaltire.
Tutti sappiamo che per ogni inceneritore occorre una nuova discarica di rifiuti speciali, per accogliere le polveri e le ceneri generate da questo tipo di impianti.
Tutti sappiamo che l'energia risparmiata con il riciclaggio dei rifiuti è molto maggiore di quella che si ottiene bruciandoli.

È per questo che Le chiediamo in questa nostra lettera aperta di varare alcune misure che chiediamo invano e da tempo alla classe politica campana e nazionale:
1. accordi con la grande distribuzione per la riduzione degli imballaggi, attraverso la vendita di prodotti sfusi e alla spina;
2. incentivazione della vendita diretta di latte alla spina;
3. facilitazioni per la vendita diretta e senza imballi di prodotti agricoli in "farmer markets";
4. progetti pilota per la distribuzione del latte in vuoto a rendere, almeno nel settore HORECA (alberghi, bar, ristoranti);
5. accordi con gli operatori turistici (alberghi, bar, ristoranti) per la somministrazione di acqua e bevande in vuoto a rendere o alla spina;
6. incentivi alle famiglie che scelgano di utilizzare pannolini lavabili per bambini;
7. incentivi per le famiglie che scelgano di acquistare sistemi filtranti per bere l'acqua di rubinetto;
8. distributori pubblici di acqua filtrata;
9. ordinanze che limitino la vendita e l'utilizzo di prodotti usa e getta nelle aree interessate dall'emergenza rifiuti, almeno fino alla fine dell'emergenza stessa;
10. ordinanze che vietino la distribuzione di sacchetti di plastica usa e getta, anticipando l'introduzione di una norma già prevista.

Molte delle misure che proponiamo generano risparmi per le famiglie, oltre che per la collettività. Basti pensare che i pannolini lavabili, usati al posto di quelli usa e getta, oltre ad evitare una tonnellata di rifiuti per ogni bambino, consentono ad una famiglia di risparmiare fino a a 1.500 euro. L'acqua del rubinetto bevuta al posto di quella in bottiglie di plastica fa risparmiare fino 250 euro l'anno. I prodotti agricoli acquistati senza inutili imballaggi direttamente dai produttori costano mediamente il 30% in meno e garantiscono prezzi più equi ai nostri contadini. Ridurre sprechi e rifiuti significa spendere meglio i propri soldi, cosa buona e saggia soprattutto in tempi di crisi.

Riteniamo che sia giunto il momento di dirottare almeno una parte dei fondi pubblici dalla realizzazione di nuovi impianti di smaltimento, spesso estremamente onerosi, come gli inceneritori, a politiche per la riduzione a monte dei rifiuti.

Le misure che proponiamo, oltre a contribuire in modo definitivo al superamento di una emergenza non più sopportabile, rappresenterebbero un deciso segnale culturale, un invito rivolto a tutti, cittadini, imprese e amministrazioni locali, a cambiare decisamente e definitivamente rotta: si tratta di misure che ci pongono di fronte alla responsabilità, cui non possiamo più sottrarci, di produrre meno rifiuti.

La Campania e l'Italia hanno bisogno di politiche coraggiose ed innovative, non di battaglie difensive e di retroguardia, hanno bisogno di nuovi approcci culturali al problema rifiuti e non sempre e solo di discariche ed inceneritori.

Pur sapendo che non Le mancano le risorse tecniche e culturali, oltre che la volontà, per attuare le misure da noi proposte, restiamo a Sua completa disposizione per quanto è nelle nostre capacità e possibilità.

RingraziandoLa per la cortesia ed attenzione, Le inviamo i migliori saluti.

FARE VERDE ONLUS
associazione di protezione ambientale riconosciuta
ai sensi dell'art. 13 legge 349/86
via Ardeatina 277 - 00184 Roma
tel. e fax +39 06 700 5726

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