21/11/11

Castello Monforte, FARE VERDE scrive al Sindaco....


Egregio Sindaco,

come a Lei noto, nello scorso mese di ottobre, la nostra associazione ha organizzato una giornata di volontariato ambientale con lo scopo di ripulire dai rifiuti un tratto della pineta circostante il Castello Monforte nonché rimuovere diverse scritte di vernice spray dalle pareti del castello.

L’iniziativa, giunta alla terza edizione ha avuto lo scopo di denunciare l’incuria ed il decadimento del castello cittadino e dell’intera collina, sensibilizzando amministrazioni e cittadini ad una maggiore cura ed attenzione al fine di preservare e restituire il giusto decoro ed il giusto valore ad un monumento di rilevante valore storico, artistico ed architettonico.

L’attuale stato del castello è un triste ed avvilente segnale: circondato da rifiuti, svuotato di ogni attrazione culturale e turistica ed utilizzato ormai esclusivamente come supporto per antenne e ripetitori. Siamo tra l’altro convinti, e lo verificheremo nelle opportune sedi, che non tutte le installazioni che invadono i merli e le pareti del castello abbiano le necessarie autorizzazioni e rispettino le normative in materia di emissioni elettromagnetiche; siamo invece certi, che quello di Campobasso è l’unico esempio di monumento storico architettonico condannato a tale triste destino; i commenti degli increduli visitatori, facilmente rilevabili stazionando qualche minuto nei pressi del maniero, ne sono la più triste e deprimente testimonianza.

Diverse associazioni e tanti volontari, giunti anche da fuori città, hanno aderito alla nostra iniziativa, rimboccandosi le maniche per tirar fuori rifiuti di ogni genere accumulatisi in mezzo agli alberi e ripulire, con spazzole e tanto olio di gomito, la facciata del castello.

I risultati sono stati decine e decine di sacchi riempiti di rifiuti di ogni genere, una grande quantità di rifiuti ingombranti di vario tipo e una quasi totale rimozione delle scritte che violentavano il decoro del simbolo della nostra città.

A distanza di poche settimane dall’intervento dei volontari, i rifiuti stanno però nuovamente tornando alla ribalta ed il panorama che si scorge dai muretti sta tornando ad essere lo squallido emblema di una città che imbruttisce giorno dopo giorno e dove il triste grigiore urbano di traffico, cemento, rifiuti ha del tutto rimosso gli ormai remoti ricordi della ex città giardino.

Si tratta per lo più di bottiglie di bevande varie lanciate a valle dal piazzale del Castello, segnale inequivocabile che il sito, soprattutto nelle ore serali e notturne, diventa teatro di scorribande di indisturbati vandali ed incivili.

Siamo pienamente consapevoli che la responsabilità dell’inciviltà di una intera società non può certo essere attribuita ad una amministrazione comunale, ma siamo altrettanto convinti che tra i compiti di quest’ultima ci sia anche quello di educare e se il caso reprimere taluni comportamenti. L’indifferenza, l’inerzia e la tolleranza sono spesso le cause di questi fenomeni che impongono invece l’assunzione delle proprie responsabilità e l’ attuazione di soluzioni e provvedimenti. La invitiamo pertanto a valutare l’adozione di alcuni semplici accorgimenti quali l’installazione di videosorveglianza che, come dimostrato in altre realtà dove esiste tale sistema, risulta il migliore dei deterrenti, contro i “writers selvaggi”, contro i “lanciatori di bottiglie” e contro qualsiasi altro tipo di malintenzionato. Inoltre, la sistemazione di una serie di bidoni, magari dalla foggia idonea al contesto, per la raccolta del vetro, della plastica e delle lattine, potrebbe certamente invogliare a conferire correttamente i rifiuti anziché gettarli nella pineta. Il tutto con una serie di cartelli ed indicazioni, magari capaci di suscitare il giusto rispetto per un luogo che, come l’intero centro storico, incarna la storia, la cultura e l’identità dell’intera città.

Le chiediamo altresì di adottare ogni utile provvedimento, anche interessando i competenti organi ministeriali, al fine di smantellare l’assurda e vergognosa trama di tralicci, cavi, antenne e ripetitori che assediano il castello, deturpandone la forma e l’aspetto, sminuendone la caratura storico monumentale.

Siamo convinti che l’amore e la passione che ci hanno spinto a tali iniziative siano le stesse che hanno spinto Lei a cimentarsi nella gestione e nell’amministrazione della nostra città. Ci aspettiamo pertanto un sollecito e concreto riscontro a quanto segnalato e richiesto, al fine di tutelare e valorizzare uno dei simboli di Campobasso e con esso il prestigio ed il decoro dell’intera città.

I nostri distinti saluti

Campobasso, lì 21 novembre 2011

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