28/09/12

LOTTIZZAZIONE S.PIETRO: IL COMUNE FACCIA RISPETTARE LE REGOLE.




Non si arresta il far west del cemento nella nostra città. L’ultima cementificazione in atto è quella del rione S.Pietro, dove si è da poco aperto il cantiere dell’ennesima lottizzazione che cancellerà una delle ultime aree verdi esistenti nel cento di Campobasso.
L’area interessata ai lavori, tra via S.Giovanni ed il Terminal Autobus, fino alla rotatoria di via G.B.Vico, è un’area di pregio ambientale,  ricca di innumerevoli specie arboree ad alto fusto che costituiscono un ricco ecosistema umido boschivo e floristico (come si evince dalla Valutazione Ambientale Strategica del 27 luglio 20120 condotta dalla Geoservizi) che, anziché essere valorizzato e preservato, come auspicato dalla predetta valutazione, sarà spazzato via per far posto all’ennesima spianata  di cemento ed asfalto, anche con ripercussioni sul microclima presente nella zona, tra l’altro a monte di un sito, quello del vallone dello Scarafone, già duramente compromesso dagli indiscriminati interventi edilizi degli ultimi anni.
Le onduline metalliche messe a copertura del cantiere, tra qualche giorno non riusciranno più a nascondere i previsti brutti palazzoni di circa 30 metri che, tra l’altro, difficilmente potranno rispettare i limiti di legge previsti in materia di distanze minime tra gli edifici nelle zone urbane.
Va aggiunto che il progetto iniziale, presentato agli organi competenti per la prevista concessione, (rilasciata lo scorso 27 giugno), prevedeva la realizzazione di un cosiddetto “parco” denominato “Casa Clima”, con spiccati connotati eco sostenibili, dall’aspetto gradevole ed in linea con i moderni standard estetici ed urbanistici, ampi spazi verdi, aree sport e svago, aiuole, giardini pensili, arbusti di pregio e quant’altro, tutto splendidamente ed artisticamente esposto e rappresentato su plastici e variopinte mappe. Ma che mai saranno realizzati.
La costruzione avviata, infatti, che interessa un’area complessiva di ben 35.000 mq., non avrà nulla a che vedere con tutto ciò, ma sarà l’ennesima sfilza  di palazzoni dormitorio, che andranno inevitabilmente ad appesantire il carico urbanistico ed imbruttire il profilo paesaggistico della città, proprio a ridosso della centralissima via Mazzini e dell’intero centro cittadino.
Perché l’ente preposto (Comune) non vigila sulla effettiva rispondenza tra i progetti iniziali e ciò che viene effettivamente costruito?
Va inoltre considerato che circa 25.000 mq., quindi. oltre 2/3 della superficie dell’area in questione, sarà completamente cementificata, amplificando oltremodo il già troppo esteso fenomeno dell’impermeabilizzazione dei suoli ed il consumo del territorio, causa primaria di dissesti idrogeologici e delle gravi conseguenze da essi derivanti. Chi si assumerà le responsabilità di eventuali future calamità?
Infine, a dimostrazione della totale inosservanza delle regole e degli accordi, va anche segnalato che ad oggi non v’è traccia alcuna dei trenta alloggi di edilizia agevolata che, quali oneri di urbanizzazione, dovevano essere costruiti contemporaneamente alla lottizzazione in argomento e ceduti dalla ditta costruttrice al Comune; inadempienza che di fatto calpesta gli interessi pubblici e gli obiettivi alla base della convenzione tra l’Ente ed il privato costruttore. Cosa risponde Palazzo San Giorgio a proposito?
Chiediamo con forza che il Comune di Campobasso e gli organi preposti, vigilino sul rispetto delle leggi e delle regole finora palesemente violate, anche ricorrendo alla sospensione della concessione edilizia in questione, per verificare la correttezza di tutte le procedure e tutelare gli interessi pubblici, l’ambiente cittadino ed i beni comuni contro ogni tentativo di speculazione ai danni della collettività.  

Campobasso, 28 settembre 2012                                                        

FARE VERDE Onlus  - Gruppo di Campobasso

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