Uno dei primi nodi da sciogliere per la nuova Giunta Regionale sarà quello della nuova sede regionale, vicenda inevitabilmente connessa all’ipotesi di cementificazione dell’area dell’ex Romagnoli. Come noto, la scelta di collocare il nuovo edificio proprio sull’area dell’ex campo sportivo al centro di Campobasso, è una sciagurata idea partorita nell’ambito del cosiddetto “Master Plan” dalla scorse giunte, regionale e comunale, guidate rispettivamente da Michele Iorio e Giuseppe Di Fabio. La matrice bipartisan del progetto non ha però garantito vita facile al progetto, che è stato fortemente osteggiato dalla cittadinanza di Campobasso che, per voce di comitati ed associazioni, ha tentato in tutti i modi di dialogare con le amministrazioni, in quell’occasione sorde con non mai, per manifestare il dissenso di una intera città verso l’ipotesi di costruire su una delle poche aree cittadine non ancora lottizzate e cementificate, su cui invece tutti auspicavano una opera di recupero con la realizzazione di un parco pubblico.
Proposte, come detto, del tutto inascoltate che
hanno portato la vertenza dritta nelle aule di tribunale, dove il progetto
venne dapprima bocciato dal TAR e successivamente “riabilitato” dal Consiglio
di Stato, a seguito del ricorso della Regione Molise. Non va dimenticato che,
nel frattempo, proprio durante l’attuale amministrazione Di Bartolomeo, diverse
iniziative politiche hanno portato il Consiglio Comunale, organo sovrano in
materia di urbanistica cittadina, a ridiscutere gli accordi, impegnandosi
comunque ad un radicale ridimensionamento delle cubature previste.
A seguire è calato un silenzio tombale sulla
questione che, a termine del decennio di “Iorismo” ed in prossimità del termine
mandato per l’amministrazione Di Bartolomeo, ci ha consegnato l’area ex
Romagnoli per fortuna ancora salva dalle ruspe e sgombra dalle betoniere, con
l’unica novità dell’abbattimento della pericolante tribuna che ha lasciato il
posto a qualche parcheggio.
Durante la recentissima campagna elettorale per il
rinnovo della giunta e del consiglio regionale, l’argomento è stato a lungo
snobbato, perché evidentemente scomodo, dai due principali contendenti alla
poltrona di governatore che hanno ritenuto opportuno bypassare il rischio di
assumersi impegni sia scritti che verbali di fronte ai cittadini.
Per fortuna durante una tavola rotonda su tematiche
ambientali (promossa da Legambiente), tra i tanti temi al centro del dibattito,
giunse la fatidica domanda, se SI o NO alla realizzazione della nuova sede
sull’ex romagnoli, a cui i candidati, davanti ad un folto pubblico, non esitarono
a rispondere un secco NO, compreso, con non poca sorpresa, l’esponente del centro destra (Dott.ssa
Pugliese) in rappresentanza del governatore Iorio, fin lì principale artefice e
sostenitore del progetto.
A questo punto, anche in considerazione che il NO
espresso dall’attuale Presidente della Giunta è da subito apparso convinto e
credibile, ci aspettiamo che la regione intraprenda con immediatezza ogni utile
iniziativa volta a rendere nulli gli Accordi di Programma e scongiurare
definitivamente il rischio di vedere deturpata una delle più importanti aree
della città di Campobasso, aprendo subito un dialogo con il Comune affinché
venga individuata un’area limitrofa e periferica per realizzare l’auspicata
sede istituzionale in cambio della “restituzione” alla città di Campobasso di
un terreno dalle enormi potenzialità su cui, oramai la prossima
amministrazione, potrà finalmente far sorgere un parco pubblico che restituisca
un po’ di verde, decoro e vivibilità ad una città ormai ostaggio solo del
traffico e del cemento.
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