20/06/13

STRATEGIA RIFIUTI ZERO: ILLUSIONE O REALTA'?



Venerdì 21 giugno, ore 18.00 - Sala convegno Biblioteca “Albino”- Campobasso.

Importante momento di approfondimento sul tema della gestione dei rifiuti, con l’ambizioso obiettivo “Rifiuti zero”, un’utopia possibile. Ci spiegano come, Massimo de Maio, presidente di Fare Verde, Enzo Vergalito, del forum menorifiuti.it ed Alessio Ciacci, personaggio ambiente 2012, in collegamento da Capannori, comune virtuoso e primo in Italia ad attuare la strategia Rifiuti Zero.


Chiusura discariche ed inceneritori. L’obiettivo primario della proposta è la riduzione della produzione dei rifiuti ed il riutilizzo ed il riciclo dei materiali fino al 100%, facendo rientrare il ciclo produzione-consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta, riducendo la nostra “impronta ecologica” sull’ecosistema tramite l’eliminazione degli sprechi e la totale re-immissione dei materiali trattati nei cicli produttivi.

Fare Verde Campobasso, che aderisce al comitato nazionale Rifiuti Zero, promuove l’incontro dibattito che vedrà, oltre la presenza dei già citati relatori, anche un confronto tutto molisano sulla stato dell’arte della gestione dei rifiuti nella nostra regione, da sempre, purtroppo, nella parte bassissima della classifica nazionale in materia di gestione rifiuti.

Al riguardo, interverranno l’Assessore regionale Vittorino FACCIOLLA, quello provinciale Alberto TRAMONTANO ed il Consigliere regionale Antonio FEDERICO.

All’appuntamento sono inoltre stati invitati Sindaci ed amministratori locali di gran parte dei comuni molisani.

Lo scopo della proposta di Legge Rifiuti Zero, è quello di mettere al bando gli inceneritori di rifiuti e le megadiscariche di “tal quale”, sulla base di una MORATORIA che preveda la sospensione delle autorizzazioni a tutti gli inceneritori in fase di avvio o di progettazione, la REVOCA degli incentivi all’incenerimento agli impianti che ne hanno già usufruito per cinque anni e la chiusura degli impianti più vecchi e pericolosi, la TASSAZIONE per quelli che rimarrebbero attivi ma che non sono classificabili come impianti di “recupero di energia”, e quindi il blocco e la disincentivazione dell’incenerimento per renderlo non competitivo con altri sistemi decisamente meno impattanti.

In alternativa, si chiede con forza il rilancio di strategie virtuose, già individuate e sostenute dalle norme e direttive sia nazionali che comunitarie, che danno priorità alla Prevenzione e la Riduzione, al Riutilizzo ed il Riuso, alla Raccolta differenziata “porta a porta”, al Riciclo e Recupero dei materiali inorganici ed organici per produrre Materia Prima Secondaria per l’industria, Compost per l’agricoltura e Biometano per ridurre l’importazione di quello fossile.

Infine, con l’introduzione del REATO di INQUINAMENTO AMBIENTALE si potrà iniziare la vera lotta alla criminalità organizzata ed agli imprenditori ad essa collusi; lotta rafforzata  dall’introduzione dell’obbligo di trattare entro la regione i rifiuti speciali e pericolosi, stroncando i traffici extraregionali, spesso gestito da organizzazioni legate alla malavita organizzata.

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