6 NOVEMBRE 2013.
DI URANIO SI MUORE ancora
L’associazione
di protezione Ambientale FARE VERDE Onlus, invita a commemorare la giornata del
6 NOVEMBRE, “GIORNATA INTERNZIONALE PER LA PREVENZIONE DELLO SFRUTTAMENTO DELL’AMBIENTE
DURANTE LE GUERRE E I CONFLITTI ARMATI”, dichiarata dall’Assemblea Generale
delle Nazioni Unite, allo scopo di richiamare l’attenzione sui gravissimi danni
sulla salute umana e sui devastanti effetti ambientali che le guerre comportano.
Grazie
ad un reportage fotografico,realizzato dal collettivo di fotografi
TERRAPROJECT, vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi
derivanti dal massiccio impiego di munizionamento non convenzionale che ormai
da decenni trova utile impiego nell’industria bellica; tra questi il più
diffuso è certamente il famigerato Uranio Impoverito, materiale di
scarto del processo di arricchimento dell’uranio dell’industria nucleare
civile.

L’impiego di questo
munizionamento, massicciamente compiuto dalle “civilissime” potenze occidentali
nelle operazioni militari di “esportazione della democrazia”, in
particolare nei Balcani, in Afghanistan ed in Iraq, è da considerarsi a tutti
gli effetti una forma di utilizzo di armi di distruzione di massa, poiché i devastanti
effetti sulla salute si manifestano e si manifesteranno in maniera subdola per
centinaia e centinaia di anni sulle incolpevoli popolazioni locali e le loro generazioni
future, nonché su soggetti del tutto estranei agli eventi bellici, come gli
operatori umanitari che a vario titolo hanno frequentato o frequenteranno nel
futuro le aree contaminate. I dati statistici sulla concentrazioni di malformazioni
neonatali, nonché sulle patologie tumorali insorte nei soggetti, sia civili che
militari, che hanno inconsapevolmente frequentato le aree colpite dal
munizionamento radioattivo, non lasciano spazio ad alcun dubbio: l’uranio impoverito
ha già mietuto migliaia di vittime e continuerà a farlo nei secoli a
venire.
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