23/03/18

A Campobasso la mobilità è insostenibile !



Alcuni giorni fa, i volontari di Fare Verde hanno "trasportato" in Piedibus una classe della scuola primaria "N.,Scarano" dall'edificio scolastico di via S.Antonio dei Lazzari al Museo Pistilli, nella parte alta del centro storico cittadino, per una vista al museo organizzata nell'ambito delle attività didattiche.
Attraverso la forma del "Piedibus" e sotto forma di gioco, ai più piccoli abbiamo spiegato l'importanza del camminare a piedi in città, unica soluzione concreta per diminuire il traffico autoveicolare e ridurre le emissioni dei gas di scarico che rendono l'aria delle nostre città sempre più irrespirabile.
Una pratica che, ovviamente, dovrebbe essere recepita in primis da tutti quei genitori che accompagnano i loro bambini con l'automobile fin davanti i cancelli della scuola, contribuendo alla formazione di incredibili ingorghi proprio nei pressi dei luoghi che invece dovrebbero essere sgombri dalle macchine per preservare la salute dei più piccoli, quotidianamente esposti, per l'intero ciclo scolastico, ad insostenibili e dannosissime esalazioni nocive.
Superfluo, quindi, ribadire l'opportunità di chiudere al traffico le aree circostanti le scuole nelle ore di ingresso ed uscita, così da costringere anche i più "fraccomodi" a dover comunque posteggiare le auto a distanza dai plessi scolastici, "diluendo" così in un raggio più ampio l'assurda concentrazione a cui assistiamo quotidianamente davanti tutte le scuole cittadine. 
La passeggiata in Piedibus è stata però anche l'occasione per constatare, ancora una volta, la difficoltà del muoversi a piedi in una città dove le cattive abitudini degli automobilisti la fanno da padrona, rendendo sempre più complicata, se non impossibile, la mobilità sostenibile, che sia a piedi, in bici, in carrozzina o carrozzella.
Automobili ovunque, sui marciapiedi, davanti o sopra gli scivoli per disabili, sulle strisce pedonali, sui posti riservati, sui (pochi) stalli di parcheggio per i ciclomotori, davanti i cassonetti dei rifiuti o parcheggiate in in doppia o terza fila; muoversi liberamente è sempre più difficile, farlo in gruppo, come nel caso di una scolaresca, è impresa ancor più ardua e bisogna mettere in conto di dover fare un vero e proprio percorso ad ostacoli tra le auto, spesso anche rischiando alterchi con i conducenti sempre più arroganti e maleducati.
A tutto ciò va aggiunta la penosa condizione dei marciapiedi, talvolta delle vere e proprie insidie soprattutto per bambini ed anziani, la mancanza di barriere para-pedonali e percorsi definiti protetti che non costringano i pedoni a dover condividere la carreggiata con auto e camion in marcia. 
C'è bisogno di un decisivo cambio di mentalità, un processo sicuramente lungo che necessita forse di interi ricambi generazionali atteso che le cattive abitudini sono purtroppo radicate nel tessuto sociale cittadino e dure a morire, soprattutto perché agevolate da un regime di estrema tolleranza che nel tempo si è rivelato decisamente inefficace e controproducente.


   







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