Siamo ormai entrati nel pieno della campagna elettorale per l'elezione del sindaco di Campobasso, ma sorprende il silenzio da parte di alcuni dei candidati primi cittadini sulla vicenda dell'ex Romagnoli e sulla costruzione della sede della Regione.Com'è noto nei mesi scorsi sono state tante le iniziative promosse da comitati, associazioni e cittadini contro l'ipotesi di costruzione della sede istituzionale sull'area del vecchio campo sportivo, non ultimi diversi ricorsi al TAR, il primo dei quali ha già sentenziato l'illegittimità del "Master Plan", sospendendone l'esecuzione.Riteniamo che tale vicenda sia di importanza strategica per il futuro urbanistico della città eppure, in questo clima di promesse ed impegni, da parte di alcuni candidati non viene espressa una parola chiara sulle loro intenzioni nei confronti dell'area ex-Romagnoli. Un atteggiamento ambiguo ed insostenibile per una questione troppo importante, entrata ormai nel cuore dei campobassani che hanno già dimostrato la contrarietà al progetto. Molti cittadini stanno già gustando l'idea di un parco verde nel centro della città, anziché l'ennesima colta di cemento, seppure istituzionale.Nel recente passato, le istituzioni hanno mostrato il loro fastidio nei confronti delle proposte di associazioni e dei cittadini, estranei ai "giochi di palazzo". E' caduto nel vuoto anche l'appello, lanciato mesi fa al Comune di Campobasso da Cittàsveglia, per indire un referendum popolare per la destinazione dell'area ex Romagnoli. Ci auguriamo ora che i tempi siano maturi per una maggiore trasparenza, e che gli aspiranti sindaci intendano prendere chiaramente posizione sulla vicenda dell'ex Romagnoli, sottoponendo anche questo argomento alla valutazione degli elettori. Per questo nei prossimi giorni Fare Verde organizzerà una tavola rotonda invitando tutti i candidati sindaci, nonché il presidente della Giunta Regionale Michele Iorio, ad un confronto aperto sulle tematiche ambientali ed in particolare sulla vicenda Ex Romagnoli; sarà l'occasione per scoprire le carte e dichiarare apertamente, "senza se e senza ma", le proprie intenzioni di governo sulla questione.
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