Ma Tremonti dice no alle richieste di Scajola. Intanto a Montalto di Castro prima che arrivi una centrale da 1.600 MW, con le rinnovabili si produrrebbero 9.000 MW di energia."Il primo stop al piano di "rinascimento nucleare" arriva dallo stesso Governo che lo propone: Tremonti manda a dire a Scajola che la montagna di soldi necessaria per riportare l'atomo in Italia non può prenderli dalle tasche degli italiani" - afferma Massimo De Maio, presidente di Fare Verde - "ci avviciniamo al momento in cui si dovrà calare la maschera: i costi per tenere in piedi l'industria nucleare francese li devono pagare gli italiani. Non è vero che che l'atomo riduce i costi energetici per i cittadini, semmai è vero il contrario."Le centrali nucleari per Fare Verde sono improponibili non solo per le caratteristiche sismiche e geologiche del territorio italiano, ma anche perchè sono estremamente costose e richiedono tempi troppo lunghi per essere realizzate. "Dalla zona di Montalto di Castro sono giunte da soggetti privati alla Regione Lazio richieste di autorizzazione per 600 megawatt di impianti alimentati da fonti rinnovabili" - continua Massimo De Maio - "Se fossero subito autorizzati tutti gli impianti, si potrebbe averli attivi nel giro di un anno senza alcun esborso da parte dello Stato o dei cittadini. La centrale nucleare che si vorrebbe costruire a Montalto ci costerebbe, invece, circa 4 miliardi di euro e avrebbe una potenza di 1.600 megawatt, ma non produrrebbe nulla prima di 15 anni. Prima che il nucleare sia attivo, a Montalto con le fonti rinnovabili si sarebbero prodotti 9.000 megawatt senza conseguenze per l'ambiente, la salute e le tasche dei cittadini!"
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