FARE
VERDE ADERISCE ALLA CAMPAGNA “BLOCCA LO SBLOCCA-ITALIA”, AL FIANCO DEI
CITTADINI E DEI COMITATI LOCALI.
L’associazione Fare Verde Onlus, aderisce alla campagna
nazionale denominata “Blocca lo Sblocca Italia” e denuncia i danni all’ambiente
che saranno provocati dal cosiddetto decreto “Sblocca Italia” ideato dal
Governo Renzi.
Il provvedimento che in questi giorni è in corso di
approvazione in Parlamento è una vera e propria aggressione all’ambiente, che
condanna l’Italia all’arretratezza di un’economia basata sul consumo intensivo
di risorse non rinnovabili e concentrata in poche mani
Con questo decreto, qualsiasi area urbana potrà essere
definita dal Consiglio dei Ministri “di interesse nazionale”. A quel punto
scatterà un commissariamento automatico che toglierà potere alle autonomie
locali, potendo riscrivere qualsiasi regola per quel territorio. Nel decreto
spuntano inoltre incentivi e commissari per nuove attività edificatorie. Sarà
un bel regalo ai costruttori con enormi sgravi fiscali ai costruttori di
autostrade.
Invece di valorizzare il settore turistico ed
eno-gastronomico, per il governo Renzi diviene strategico il comparto
idrocarburi. In pratica, profitti per pochi, trivelle e cambiamenti climatici
per tutti. È incentivata la costruzione di altri inceneritori invece del
riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti. L’articolo 35 del decreto affida alle
ciminiere degli inceneritori la gestione dei rifiuti, impianti che diventano
anch’essi di interesse strategico nazionale. In Italia esistono già 55
inceneritori che guarda caso, proprio grazie alla differenziata e al riciclo,
hanno difficoltà a reperire “materia” da bruciare. Infine, si realizza la
privatizzazione dell’acqua andando contro il voto espresso nel referendum da 26
milioni di italiani.”
Finora all’appello contro lo “Sblocca Italia” hanno aderito
200 realtà territoriali. Sono associazioni, movimenti, comitati e amministrazioni
comunali, come quelli dell’Associazione Comuni Virtuosi, che negli anni con un
lavoro e un confronto continuo dal basso assieme a tanti altri cittadini hanno
contribuito a svelare scandali, prevenire disastri, proporre soluzioni e
cercare di salvare quello che è rimasto del Belpaese, divorato dagli interessi
di chi viene premiato da questo Decreto.
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