08/11/20

Il sogno americano è un incubo per il pianeta


In questi giorni abbiamo sentito parlare molto di Stati Uniti d'America a causa delle elezioni presidenziali. Ma non si parla mai abbastanza di quanto lo stile di vita americano pesa sul resto del Pianeta.

Nonostante alcuni stati, a partire dalla California, abbiano iniziato a porsi il problema ecologico, gli USA sono ancora la terra di enormi ed inaccettabili sprechi che oggi pagano le nazioni più povere e domani pagheranno le generazioni future.

Se tutte le persone del mondo consumassero come uno statunitense, servirebbero 5 pianeti per produrre le risorse necessarie a soddisfare i bisogni di tutti. Se, invece, vivessimo tutti come in Mozambico, basterebbe mezzo pianeta: gli sprechi disumani degli uni si pagano con la miseria degli altri.

Non esiste al mondo un paese più inefficiente degli USA nell'impiego delle risorse naturali e gli statunitensi restano i maggiori responsabili delle emissioni che causano il riscaldamento globale e il peggioramento del clima, per emissioni pro capite. Basti pensare alle enormi automobili che fanno solo 5 km con un litro di benzina o all'eccessivo consumo di carne tipico della dieta a stelle e strisce.

Purtroppo, nessuno dei due candidati alla carica di presidente degli USA ha messo al centro del suo programma la necessità di cambiare radicalmente lo stile di vita degli americani.

Ci auguriamo che gli USA non solo riprendano l'accordo di Parigi per il clima ma che mettano definitivamente in discussione il loro modo di produrre e consumare. Al presidente USA, Italia e Europa devono chiedere questo impegno, prima di ogni cosa.

Ricordiamo che erano statunitensi i ricercatori del MIT di Boston che per primi, nel 1972, dimostrarono l'insostenibilità dell'american way of life. Gli USA inizino ad ascoltare i loro figli migliori.

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