Venerdì 21 giugno, ore
18.00 - Sala convegno Biblioteca “Albino”- Campobasso.
Importante momento di approfondimento sul tema della gestione dei rifiuti, con l’ambizioso obiettivo “Rifiuti zero”, un’utopia possibile. Ci spiegano come, Massimo de Maio, presidente di Fare Verde, Enzo Vergalito, del forum menorifiuti.it ed Alessio Ciacci, personaggio ambiente 2012, in collegamento da Capannori, comune virtuoso e primo in Italia ad attuare la strategia Rifiuti Zero.
Chiusura discariche ed inceneritori. L’obiettivo primario
della proposta è la riduzione della produzione dei rifiuti ed il riutilizzo ed
il riciclo dei materiali fino al 100%, facendo rientrare il ciclo produzione-consumo
all’interno dei limiti delle risorse del pianeta, riducendo la nostra “impronta
ecologica” sull’ecosistema tramite l’eliminazione degli sprechi e la totale
re-immissione dei materiali trattati nei cicli produttivi.
Fare Verde
Campobasso, che aderisce al comitato nazionale Rifiuti Zero, promuove l’incontro
dibattito che vedrà, oltre la presenza dei già citati relatori, anche un
confronto tutto molisano sulla stato dell’arte della gestione dei rifiuti nella
nostra regione, da sempre, purtroppo, nella parte bassissima della classifica
nazionale in materia di gestione rifiuti.
Al riguardo, interverranno l’Assessore regionale Vittorino FACCIOLLA, quello provinciale Alberto TRAMONTANO ed il Consigliere
regionale Antonio FEDERICO.
All’appuntamento sono inoltre stati invitati Sindaci ed amministratori
locali di gran parte dei comuni molisani.
Lo scopo della proposta di Legge Rifiuti Zero, è quello di
mettere al bando gli inceneritori di rifiuti e le megadiscariche di “tal
quale”, sulla base di una MORATORIA che preveda la sospensione delle
autorizzazioni a tutti gli inceneritori in fase di avvio o di progettazione, la
REVOCA degli incentivi all’incenerimento agli impianti che ne hanno già
usufruito per cinque anni e la chiusura degli impianti più vecchi e pericolosi,
la TASSAZIONE per quelli che rimarrebbero attivi ma che non sono classificabili
come impianti di “recupero di energia”, e quindi il blocco e la
disincentivazione dell’incenerimento per renderlo non competitivo con altri
sistemi decisamente meno impattanti.
In alternativa, si chiede con forza il rilancio di
strategie virtuose, già individuate e sostenute dalle norme e direttive sia
nazionali che comunitarie, che danno priorità alla Prevenzione e la Riduzione, al
Riutilizzo ed il Riuso, alla Raccolta differenziata “porta a porta”, al Riciclo
e Recupero dei materiali inorganici ed organici per produrre Materia Prima
Secondaria per l’industria, Compost per l’agricoltura e Biometano per ridurre
l’importazione di quello fossile.
Infine, con l’introduzione del REATO di
INQUINAMENTO AMBIENTALE si potrà iniziare la vera lotta alla criminalità
organizzata ed agli imprenditori ad essa collusi; lotta rafforzata dall’introduzione dell’obbligo di trattare
entro la regione i rifiuti speciali e pericolosi, stroncando i traffici
extraregionali, spesso gestito da organizzazioni legate alla malavita
organizzata.