Ottima riuscita per la giornata ecologica promossa da Fare Verde presso
l’area di Parco dei Pini a Campobasso. Oltre ai volontari, sono stati
tantissimi, oltre ogni aspettativa, i cittadini residenti nella zona, e non
solo, che hanno risposto all’appello lanciato dall’associazione prendendo
letteralmente d’assalto, e di buon ora, l’area verde per ripulirla dai rifiuti
e piantare tanti nuovi alberi. Assenti, ingiustificati, gli amministratori
locali che anche questa volta hanno preferito snobbare l’iniziativa che, come
consuetudine, era aperta a tutti, amministratori in primis.
Nell’ambito della manifestazione sono stati recuperati rifiuti di ogni
tipo, tanto da riempirne una ventina di sacconi, smaltiti, per quanto
possibile, in maniera differenziata; come triste consuetudine, l’inventario dei
rifiuti raccolti ha visto la netta prevalenza di lattine e bottiglie,
inequivocabile segnale di scorribande notturne giovanili.
Oltre alla rimozione dei rifiuti, i volontari, armati di attrezzi da
giardino e decespugliatori, hanno ripulito tutti i sentieri e le zone mattonate
che versavano in pessimo stato di manutenzione, ricoperte di erbe e radici ed in parte letteralmente “rimangiate” dalla
vegetazione spontanea. Un lavoro molto probabilmente mai fatto prima.
Ma il grosso dell’opera è stato fatto con la messa a dimora dei tanti
nuovi alberi acquistati con una sottoscrizione volontaria tra gli intervenuti.
Circa quaranta nuove piante di pregio che da oggi arricchiranno il patrimonio
botanico della città; 15 Tigli, 8 Aceri, 8 Pini, 6 Lecci ed una mimosa, sono le
essenze impiantate, tutte a regola
d’arte e secondo precisi criteri in funzione della crescita futura. Tanti anche
i bambini che hanno voluto personalmente interrare un “loro” personale albero;
un gesto che non può non richiamare all’attenzione la norma che prescrive che
debbano essere piantate nei comuni tanti alberi per quanti bimbi nati ogni
anno. Una legge da sempre disattesa nella nostra città.
Dopo la bella dimostrazione di senso civico e partecipazione, i
cittadini del quartiere torneranno a breve ad incontrarsi per valutare le
proposte e le istanze da avanzare a chi dovrebbe avere l’onere e il dovere di
curare l’area, cioè l’attuale proprietario del terreno e la stessa
amministrazione comunale da cui ci si attende, dopo appena venti anni, la rapida risoluzione della questione della
proprietà dell’area che, a prescindere dagli aspetti formali, non può che
essere pubblica e destinata unicamente al verde.
La straordinaria partecipazione alla manifestazione, ha dimostrato che
i cittadini, anche bypassando l’immobilismo o le insostenibili lungaggini
burocratiche delle amministrazioni, hanno più che mai desiderio di
riappropriarsi di quelle aree e quegli spazi verdi urbani altrimenti destinati
al degrado ed all’abbandono perpetuo; questi esempi virtuosi di cittadinanza
attiva e consapevole sono la migliore risposta e speranza in una città che ha
perso da decenni la dimensione di città giardino, in cui non si piantano alberi
in aree pubbliche dai tempi in cui le immagini erano ancora in bianco e nero,
in cui il concetto di bene comune è sempre più astratto e il senso civico è
ormai latente, soprattutto tra le più giovani generazioni.