28/10/09

AVVISO_ il convegno: NUCLEARE!? le ragioni della DECRESCITA felice_che si terrà mart_3 nov, è posticipato alle ore 18.00

In occasione della presentazione ufficiale del circolo territoriale del Movimento per la Decrescita Felice si terrà martedì 3 novembre ore 18.00 presso la sala convegni della biblioteca Albino di Campobasso il convegno dal titolo : Nucleare?! Le ragioni della Decrescita Felice. Interverranno l'arcivescovo Giancarlo Maria Bregantini, il presidente nazionale del movimento Maurizio PALLANTE, Giancarlo Terzano, vicepresidente FARE VERDE e Bruno Mignogna, economista in energie alternative.

La TERZA VIA
L’energia nucleare è il futuro! Le centrali di nuova generazione sono sicure! L’uranio non inquina! Risolverà i problemi energetici italiani!Queste sono alcune delle tante deliranti opinioni che si possono ascoltare in un qualunque bar o autobus, ma non dovrebbe essere difficile poterle attribuire a qualche esponente politico.
Infatti dopo l’ormai famoso ritorno al nucleare, il 5 Ottobre in un incontro nella cittadina di Flamanville, in Francia, l’ ENEL, insieme ad EDF (Électricité de France) , ha dichiarato che il programma per la costruzione dei reattori in Italia è già stato stabilito a grandi linee. Come molti sanno, dovranno essere realizzati inizialmente 4 reattori di “terza generazione” in zone non ancora definite in quanto le valutazioni sono complesse, ma la certezza è la necessità di avere nelle vicinanze sorgenti d’acqua per il raffreddamento e una rete elettrica in grado di sopportare elevati carichi. La situazione è preoccupante dato che tutto questo viene portato avanti, orgogliosamente, da una classe dirigente che così facendo mostra tutti i suoi limiti in campo energetico. Gli “illuminati” affermano che il futuro economico e industriale del nostro paese sono legati all’energia nucleare, dato che questa soddisferà il fabbisogno energetico italiano. Tra i cittadini alcuni, come su ogni altro tema trattato, si fidano cecamente. Altri, contrariati, manifestano il proprio dissenso proponendo lo sviluppo di energie rinnovabili.
La situazione non è molto diversa da quando nel 1972 nel libro I limiti dello Sviluppo si metteva in evidenza la possibilità che le fonti fossili non fossero in grado di soddisfare a lungo il fabbisogno mondiale e denunciava l’aggravarsi dell’inquinamento atmosferico causato dai processi di combustione. Così per ridurre il consumo di fonti fossili si delinearono due posizioni: i fautori dell’energia nucleare da un lato e dall’altro quelli che sostenevano l’energia solare. Le due posizioni si fronteggiarono a suon di critiche: la tecnologia nucleare era considerata molto pericolosa e i rischi di incidenti con fuoriuscita e diffusione di sostanze radioattive erano molto alti; non potendo negare questi problemi, i sostenitori del nucleare ribattevano che lo sviluppo tecnologico avrebbe consentito di risolverli, inoltre l’energia solare non poteva essere considerata un’alternativa alle fonti fossili perché il suo contributo era poco più che simbolico.
Allo stesso modo in questi giorni stiamo assistendo ad un dibattito mediatico simile che mette a confronto, per soddisfare il fabbisogno energetico nazionale, le idee di investire nel nucleare con quelle che preferiscono investire nelle energie rinnovabili. Oggi come allora la logica è sempre la stessa. Che si tratti di dipendere dal nucleare o dal solare si risponde sempre alla logica della crescita. L’incremento dei consumi energetici viene considerato come un dato immodificabile e si vuole soddisfarlo con fonti diverse. Tenendo presente che più della metà di tutta l’energia che si estrae, si trasporta, si trasforma, si trasporta nella nuova forma e finalmente si utilizza viene sprecata non è da considerarsi scempio a prescindere da quale fonte viene utilizzata per la produzione?
Come ci spiega Maurizio Pallante, se il nostro sistema energetico è rappresentato da un secchio bucato la nostra preoccupazione non deve essere su quale fonte utilizziamo per riempirlo, ma dobbiamo impegnarci a tappare i buchi! Bisogna quindi fare un discorso a monte, cioè ridurre al minimo il consumo di fonti fossili mediante una riduzione della domanda di energia che risponde alla logica della decrescita, la terza via. Nel riscaldamento degli ambienti, oltre agli sprechi causati dalla scarsa efficienza delle caldaie, almeno la metà del calore prodotto viene disperso nell’atmosfera a causa della cattiva coibentazione degli edifici. Se si riducono questi sprechi e queste inefficienze si ottengono riduzioni dei consumi di fonti fossili molto maggiori di quelle che si avrebbero sostituendole con altre fonti. E’ meglio un chilowattora risparmiato di un chilowattora sostituito (e sprecato). Possiamo constatare che una riduzione degli sprechi di energia, cioè una diminuzione di produzione e consumo di una merce che non è un bene, si tradurrebbe in una decrescita del Pil. Avremmo così gli stessi servizi senza alcuna rinuncia né limitazione, ma con un minor consumo di energia alla fonte. Con questo non vogliamo mettere sullo stesso piano l’energia nucleare e le energie rinnovabili, anzi tutto ciò avvalora ancor di più l’inutilità di una fonte non sicura. Le fonti rinnovabili invece diventano di fondamentale importanza solo dopo aver affrontato questo importante passaggio relativo agli sprechi. In Italia le fonti rinnovabili danno un contributo ancora risibile, ma non in Germania dove invece è stata realizzata una doppia strategia: 1 riduzione degli sprechi; 2 sostituzione delle fonti. Loro riescono a soddisfare con le fonti rinnovabili un fabbisogno energetico molto elevato in confronto al nostro, diminuendo anche le emissioni di CO2.
“La strategia della decrescita è un approccio sistemico integrato che vede come primo elemento la riduzione dei consumi. Se diminuiscono i consumi le fonti rinnovabili possono dare un contributo percentuale maggiore, e si ha anche un risparmio economico che si può investire nelle rinnovabili. La diminuzione dei consumi è dunque la premessa fondamentale per uno sviluppo significativo delle fonti rinnovabili, sia da un punto di vista del fabbisogno energetico che da un punto di vista finanziario.” E’ovvio che da sole le paure non possono bastare. Solamente attraverso un approccio che preveda a monte la riduzione degli sprechi si può affermare la totale inutilità del nucleare.
Intanto vi proponiamo qualche suggerimento per poter smentire qualunque dichiarazione dei nostri politici riguardo l’utilità nucleare..
Continua la lettura su: http://mdfcampobasso.blogspot.com/2009/10/la-terza-via.html

25/10/09

COLLINA MONFORTE: DOPO TRE SETTIMANE dalla GIORNATA ECOLOGICA una PARTE dei RIFIUTI NON è ANCORA STATA RIMOSSA!

Come volevasi dimostrare: i calcinacci nessuno sa dove metterli, nemmeno il Comune!!
Sono passati venti giorni dallo svolgimento della giornata ecologica promossa da FARE VERDE per ripulire un tratto della collina Monforte, ma ad oggi una parte dei rifiuti estratti dalla pineta, è ancora in bella (ma non troppo…) mostra sul ciglio del viale del Castello, evidentemente ignorata dal personale della SEA che ha inspiegabilmente provveduto alla rimozione solo di alcuni dei tanti cumuli di rifiuti ripescati dalla vegetazione, lasciando a terra, tra l’altro, batterie, cumuli di pezzi di mobilia e molti calcinacci, con il rischio di rotolare nuovamente tra la vegetazione, vanificando il lavoro dei volontari. Proprio il rinvenimento di una enorme quantità di inerti e scarti edili, ha messo in luce la grave carenza in città del servizio di conferimento di tale tipologia di rifiuti: infatti il loro conferimento è consentito solo alle imprese edili accreditate presso appositi siti autorizzati; ma è noto che non tutti si servono di imprese per effettuare lavori edili, quindi il cittadino che effettua in proprio dei lavori in casa producendo calcinacci, non ha maniera alcuna di disfarsi degli scarti legalmente: ecco spiegato perchè fossi, cunette o pendii, come nel caso della collina Monforte, sono spesso inondati di calcinacci. Lo stesso atteggiamento del Comune, attraverso la società SEA, di non rimuovere i detriti edili ripescati dalla pineta, evidenzia questo paradosso e dimostra l’impossibilità, finanche da parte di chi preposto alla gestione dei rifiuti, di un corretto smaltimento di questa tipologia di rifiuti, tra l’altro classificati come “speciali”.

Ne consegue, come già denunciato a margine della giornata ecologica dello scorso 4 ottobre, l’assoluta urgenza di porre rimedio a tale carenza, mettendo in condizione i cittadini, come peraltro già avviene in maniera più che soddisfacente per altri tipi di rifiuti ingombranti, di disfarsi in modo “pulito” degli scarti inerti, magari creando una apposita isola di conferimento dedicata ai calcinacci che, tra l’altro, potrebbero e dovrebbero essere riciclati e riutilizzati in edilizia, come avviene in molte realtà decisamente più virtuose della nostra. Con l’auspicio di una immediata rimozione della totalità dei rifiuti prima che qualcuno li faccia nuovamente sparire rigettandoli “a valle”, in attesa di provvedimenti urgenti da parte di chi preposto alla risoluzione delle carenze evidenziate, prendiamo atto ancora una volta della grave indifferenza e scarsa considerazione che le amministrazioni spesso dimostrano nei confronti di associazioni e cittadini che, con il loro operato, contribuiscono in maniera fattiva al mantenimento del decoro urbano ed alla tutela del verde pubblico e la salvaguardia dell’ambiente.
Campobasso, 25 ottobre 2009

24/10/09

NUCLEARE!? Le RAGIONI della DECRESCITA

In occasione della presentazione del circolo territoriale di Campobasso, il Movimento per la Decrescita Felice organizza un convegno sul tema dell'energia nucleare. Verrà esposta la situazione energetica molisana, i rischi dell'energia nucleare e le ragioni che ne determinano la sua inutilità sul territorio regionale e nazionale, come ad esempio la riduzione degli sprechi e le fonti energetiche rinnovabili. Intervengono mons. Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso - Bojano, Maurizio Pallante, presidente Movimento Decrescita Felice, Giancarlo Terzano, vicepresidente FARE VERDE, Bruno Mignogna, economista in energie alternative.
Sono invitati a partecipare tutti i cittadini interessati.

15/10/09

11/10/09 - "NO al NUCLEARE": RACCOLTE 2.000 FIRME in PIAZZA MONUMENTO

TERMOLI_ Ha raccolto 2mila firme, nome più nome meno, la petizione in piazza Monumento contro il nucleare organizzata dall’associazione "La città dei bambini" in collaborazione con "FARE VERDE" e "Il bene comune". Sono state tante, anche ieri, domenica 11 ottobre, le persone che si sono fermate per apporre la propria firma alla petizione. Forte di slogan e di materiale informativo, i ragazzi promotori dell’iniziativa, guidati dal blogger Antonio Fasciano, hanno spiegato ai cittadini le problematiche legate alla possibile installazione di una centrale nucleare, non solo in Molise, ma su tutto il territorio italiano. Dal canto loro, i promotori hanno invece battuto molto sull’aspetto legato alle fonti di energia rinnovabili, mentre per "scoraggiare" i fautori di un ritorno al nucleare sono stati mostrati dei video sul disastro di Chernobyl e dei messaggi da parte del fisico nucleare Mattioli. La raccolta di firme in tutta Italia andrà avanti sino all’otto novembre, data simbolo della lotta al nucleare, perchè in quel giorno, nel 1987, l’Italia votò un referendum esprimendo piena contrarietà a questo tipo di energia.

12/10/09

FARE VERDE, Il BENE COMUNE e La CITTA' dei BAMBINI in PIAZZA CONTRO il NUCLEARE


Si è svolto ieri a TERMOLI un incontro pubblico per dire NO al Nucleare.
Non sono passati inosservati l’allestimento e i primi contenuti della manifestazione, il primo "incontro della vita", ospitata nell’ampia piazza Monumento. A caratterizzare questo sforzo organizzativo, che vorrebbe evitare un ulteriore assalto alla costa molisana, la presenza del movimento ‘Per il ‘bene comune’, con l’ausilio del comitato ‘La città dei bambini’, in collaborazione con alcune associazioni ecologiste, compresa FARE VERDE.
Banchetti a mo’ di stand, proiezione su di un maxischermo, materiale divulgativo e una raccolta firme, sono state le iniziative della giornata.

"MEGLIO OGGI ATTIVO che DOMANI RADIOATTIVO!"

07/10/09

FIABA DAY 2009


Incontro_convegno "Educare alla cittadinanza"


Tra gli altri interverrà Paolo Giordano_fare verde Campobasso

(Iniziativa "cittadino modello 2009")

05/10/09

MENTRE DECINE di VOLONTARI RIPULISCONO la COLLINA MONFORTE, su FACEBOOK si LANCIANO APPELLI a SPORCARLA!

...gente senza cervello, gente senza palle!
Amara scoperta su internet: incitamenti a sporcare la pineta e prese in giro
ai volontari ambientalisti.

E’ davvero sconcertante scoprire che mentre decine di volontari si organizzano per passare una domenica mattina all’insegna del volontariato per ripulire e restituire decoro ad un luogo simbolo della città, c’è anche chi, evidentemente “troppo impegnato” per aderire a simili iniziative, si diverte a lanciare appelli per insozzare quegli stessi luoghi oggetto dell’iniziativa ecologica dei volontari di Fare Verde, nonché a sberleffare e ironizzare su quanti, animati da senso civico ed amore per la natura hanno preso parte alla giornata ecologica di domenica scorsa.
Non sembrerebbe vero in un paese civile, ma è proprio così.
Sul diffusissimo social network Facebook, e precisamente sulla pagina di un “Gruppo” di natura politica (“contro casa pound in molise”) su cui non vogliamo entrare nel merito in quanto associazione equidistante ed estranea a qualsivoglia schieramento politico o ideologico, è stato fatto nei giorni scorsi un preciso appello agli appartenenti a tale gruppo a radunarsi presso “un luogo simbolo della città” per una tavolata, per sporcare ed insozzare liberamente l’ambiente, vista la presenza di “colf” che avrebbero prontamente ripulito l’area:

“Proporrei per domani domenica 4 ottobre una tavolata in una zona simbolo della città, sarebbe la prima volta che potremmo buttare le cartacce a terra perchè domani ci sono le COLF!!”
(http://www.facebook.com/search/?q=casa+pound+molise&init=quick#/group.php)

Chiaro ed esplicito il riferimento alla giornata ecologica di Fare Verde, di pessimo gusto la presa in giro ai tanti volontari accorsi, definiti“colf” dagli animatori del sito web che non avendo di meglio da fare si divertono ad incitare a simili gesti che certamente non ci scoraggiano né ci impediranno di continuare, con sempre maggiore passione, le nostre attività di volontariato.
Ovviamente nessuno si è presentato all’indegno ed incivile pic-nic, ma il fatto che oltre 500 persone (tra cui tanti nomi noti, e non certo ignari ragazzini) aderiscano a tali gruppi senza prenderne le distanze, preoccupa e dimostra come in realtà in una città come Campobasso, il senso civico, il rispetto per l’ambiente e la tolleranza verso chi intraprende iniziative evidentemente da non tutti condivise, come nel caso della pulizia della pineta, è davvero scarso ed intriso del peggiore provincialismo e della più profonda ignoranza.
Inutile meravigliarsi se poi si scopre che le pinete sono inondate dai rifiuti: è risaputo che i rifiuti stessi sono l’esatto specchio della società e, mai come in questo caso, ne abbiamo avuto la più evidente dimostrazione. Con profonda amarezza.

MICHELE DURANTE (IdV) ESPRIME GRATITUDINE all’ ASS. FARE VERDE

"Intendo esprimere gratitudine, a nome del gruppo consiliare dell'Italia dei Valori al Comune di Campobasso, all'Associazione FARE VERDE, per l'iniziativa "ripuliamo la collina Monforte" tenutasi domenica. Innanzitutto per l'esempio, fattivo e silenzioso, che la società civile continua a dare, spesso inascoltata, alle amministrazioni locali; in secondo luogo perchè il risultato dell'iniziativa stessa rafforza quanto da noi messo in evidenza con una specifica interrogazione, presentata al Sindaco di Campobasso nell'ultima seduta di consiglio comunale, riguardante il tema della bonifica ambientale ed idro-geologica del sito simbolo della nostra città.
L'enorme quantità di rifiuti raccolta domenica e la eterogeneità degli stessi, che vanno dal materiale di risulta di lavori edili alle batterie esauste per auto, piuttosto che a copertoni, tubi in rame, alluminio, bottiglie in vetro e plastica talvolta ancora piene, materassi e addirittura frammenti di ETERNIT, materiale a tutti noto per la sua pericolosità per la salute, accomunano tristemente "i Monti" ad una immensa discarica abusiva nel centro di Campobasso. Mi farò promotore, con il gruppo dell'Italia dei Valori, di un ordine del giorno in Consiglio Comunale teso a condividere il documento finale prodotto dall'Associazione FARE VERDE, e ad impegnare il Consiglio stesso a deliberare in merito ad un programma serio e definitivo per la riqualificazione della collina Monforte ed il suo recupero alla vita della nostra comunità. Vorrei inoltre appellarmi ai cittadini di Campobasso, perchè siano essi stessi i primi a mostrare attenzione per la propria Città, attraverso comportamenti di maggiore civiltà e rispetto".

Scritto da Michele Durante
lunedì 05 ottobre 2009

04/10/09

COLLINA MONFORTE: RIPULITA DAI VOLONTARI UNA PARTE DELLA PINETA INVASA DAI RIFIUTI. URGE UNA BONIFICA DEL SITO!


Tra i rifiuti ripescati, plastica, imballaggi, usa e getta, batterie e pneumatici d’auto.
E i calcinacci,…. dove li butto??

Si è svolta questa mattina l’iniziativa di volontariato promossa da FARE VERDE per ripulire un tratto della collina Monforte altamente contaminata dalla presenza di rifiuti di ogni tipo nascosti tra la vegetazione.
Tanti i volontari che hanno risposto all’appello di Fare Verde, tra i quali vanno citati gli amici del neocostituito circolo della Decrescita Felice di Campobasso, e numerosi cittadini. Scarsissima, quasi nulla, nonostante gli appelli, la presenza di amministratori cittadini.
Durante i lavori, sono stati estratti dalla vegetazione, centinaia di sacchi colmi di rifiuti di ogni genere, migliaia di bottiglie di vetro, materiali ingombranti, mobilia, rifiuti altamente pericolosi come numerose batterie di auto esauste, pneumatici, fusti di vernici e solventi, scarti edili ed anche numerose tracce del pericoloso Eternit.
Come al solito, la plastica, in particolare sottoforma di bottiglie, flaconi, imballaggi vari ed inutili oggetti usa e getta, la fa da padrona nella classifica degli oggetti rinvenuti; un preoccupante segnale del sempre crescente aumento del ritmo di produzione rifiuti e di un errato stile di vita eccessivamente “sprecone” e consumista che, unito allo scarso senso civico di chi se ne disfa in maniera incivile, costituisce una vera e propria emergenza ambientale.

Inoltre, la presenza impressionante dei “calcinacci” e scarti edili, che formano un vero e proprio substrato nella pineta, come peraltro riscontrato anche in altre zone della città, evidenzia l’assoluta necessità di regolamentarne il conferimento creando una isola ecologica a norma accessibile anche dai privati cittadini e non solo dalle imprese edili regolarmente accreditate.
E’ opportuno ricordare che i rifiuti inerti sono considerati rifiuti speciali ed il loro conferimento è consentito, a pagamento, solo presso appositi siti privati autorizzati, ma solo per le imprese edili. Ma è noto che non tutti si servono di imprese per effettuare lavori edili; ne consegue che il cittadino che “in proprio” effettua dei lavori producendo calcinacci, non ha maniera alcuna di disfarsi degli scarti in maniera “pulita”; nel migliore dei casi infatti verranno gettati “a rate” nei cassonetti, nel peggiore saranno disseminati in fossi, cunette o pendii, come nel caso della collina Monforte.

Tutto il materiale “ripescato” dalla pineta è stato, in maniera provocatoria, accantonato lungo il ciglio di viale del Castello, in bella mostra e pronto per essere ritirato da chi di dovere. Un modo per fare vedere a tutti cosa si nascondeva tra la vegetazione, e richiamare l’attenzione sull’abbandono in cui versa un sito così importante per la nostra città.
Con l’auspicio che l’esempio ancora una volta dato da un gruppo di volenterosi cittadini, induca ad un maggior rispetto per l’ambiente e per la città intera sia da parte dei cittadini, sia delle amministrazioni che hanno il compito di vigilare sulla tutela del patrimonio ambientale.

Campobasso, 04 ottobre 2009

Con invito alla diffusione.

Fare Verde ONLUS - Gruppo locale di Campobasso - Tel. 329.4343334
www.fareverdecampobasso.blogspot.com
www.fareverde.it

02/10/09

DOMENICA 4 OTTOBRE FARE VERDE VI INVITA sui MONTI…

Castello Monforte_2007 In programma una ”PROVOCATORIA” iniziativa di volontariato per ripulire la collina dai rifiuti. Ci saranno gli AMMINISTRATORI??

A due anni dall’operazione “Oh che bel castello” promossa da Fare Verde, torna una iniziativa di volontariato per ripulire una parte della collina Monforte, simbolo della città trasformato in discarica a cielo aperto.
Nonostante gli appelli per una maggiore cura del sito, la collina Monforte si presenta infatti come un ricettacolo di rifiuti di ogni tipo: cartacce, bottiglie, pneumatici e batterie d’auto, elettrodomestici, calcinacci, ecc..
Quello che dovrebbe essere il luogo simbolo della città nonché una delle principali mete turistiche di tutta la regione, appare in realtà come un sito completamente dimenticato ed in balia di vandali ed incivili: ne sono testimonianza, oltre i rifiuti presenti ovunque, anche gli arredi, semidistrutti ed in pessimo stato, tutte le mura, comprese quelle delle chiese e dei monumenti, orrendamente imbrattate da scritte e disegni, l’abbandono della via Matris, ecc…
Tutti segnali di scarso rispetto oltre che per l’ambiente, anche per la città, per la sua storia ed i suoi luoghi più importanti e significativi.

Per dare un esempio di civiltà a quanti, senza scrupoli, scambiano l’ambiente per una discarica, ma anche alle amministrazioni che dovrebbero fare di più a tutela del verde pubblico, Fare Verde ha organizzato per domenica 4 Ottobre, una giornata ecologica con lo scopo di ripulire una parte della collina dai rifiuti che, in parte nascosti dalla vegetazione, inondano il sottobosco della pineta tra i tornanti di Viale del Castello.

Partendo da via Garibaldi, ai piedi della collina, i volontari, armati di sacchi e guanti, libereranno dall’immondizia la pineta e, in maniera provocatoria, ammucchieranno i rifiuti sul ciglio del viale del Castello, in bella evidenza e pronti per essere ritirati da chi di dovere, così che tutti possano meglio rendersi conto di quello che si nasconde tra la vegetazione e che troppo spesso si fa finta di non vedere.
L’auspicio è quello di vedere tra i volontari anche qualche AMMINISTRATORE, nonché qualcuno degli oltre 700 CANDIDATI candidati della scorsa tornata elettorale: un modo per dimostrare in maniera concreta l’amore per la città al di là delle ambizioni politiche personali.
L’appuntamento è fissato per la mattinata di domenica 4 ottobre dalle ore 09.00 nei pressi del parcheggio dell’ex mattatoio di via Garibaldi.
Amministratori, associazioni e i cittadini tutti, sono invitati a partecipare.
Per informazioni ed adesioni è possibile contattare il 329.43.43.334.

Con invito alla massima diffusione.

01/10/09

NO alla RIAPERTURA al TRAFFICO del CORSO di CAMPOBASSO

Le associazioni ambientaliste dicono NO alla riapertura al traffico del Corso di Campobasso.

Il giorno 25 settembre si sono riunite le associazioni ambientaliste Legambiente, WWF – Campobasso, Malatesta, Cittadinanza Attiva, Pensiero e Azione per discutere del provvedimento del Sindaco di Campobasso sulla riapertura al traffico, anche se limitata, del corso della Città. L’incontro ha avuto luogo su iniziativa del Gruppo Consiliare del Partito Democratico al Comune di Campobasso. L’Associazione ambientalista Fare Verde ha inviato un messaggio di adesione spiegando che condivide l’iniziativa. Le associazioni ritengono un errore la riapertura del corso di Campobasso al traffico veicolare sia pure per qualche breve intervallo di tempo giornaliero. Per rilanciare le attività commerciali del centro di Campobasso bisogna intervenire con altre soluzioni. La questione è di natura ambientale ma è evidente come ci siano anche problemi culturali più complessivi. Il messaggio che l’Amministrazione manda ai cittadini è quello di dover pretendere comunque il parcheggio nei pressi del negozio di fiducia, di utilizzare la macchina anche per raggiungere mete vicine, di rendere la città a misura di automobilista e non di persona. Il centro di Campobasso si percorre a piedi da una estremità all’altra in circa 15 minuti. Come la stragrande maggioranza delle città italiane si avverte sempre con maggiore intensità l’esigenza di dislocare i parcheggi fuori dal centro e di rendere tutta la zona centrale a traffico limitato: una ricetta che ha reso molti centri italiani più belli e più vivibili. Da anni in città ci si batte affinché vengano aumentate le aree esclusivamente pedonali e spesso i cittadini sono promotori di iniziative in questo senso e si devono scontrare contro le esigenze di chi vuole tutelare solo presunti interessi economici. La problematica del traffico non si risolve aprendo il Corso Vittorio Emanuele in alcune ore di punta. Il problema del traffico a Campobasso si risolve, invece, facendo in modo che sia sempre più sconveniente usare la macchina in città e valorizzando e potenziando il trasporto pubblico. Va mutuato, secondo le associazioni riunitesi, il sistema adottato per la navetta del Terminal. Molti pendolari provenienti dai paesi limitrofi, anche a causa del caro benzina, non usano più l’automobile per raggiungere il capoluogo bensì l’autobus: tutto ciò perché i cittadini ritengono efficiente il servizio che dal terminal li accompagna presso i luoghi di lavoro.Le associazioni ambientaliste e il Gruppo del Partito Democratico sono pertanto intenzionate a mettere in campo le proprie forze e il proprio impegno per contrastare la decisione del Consiglio Comunale. Nei prossimi giorni saranno comunicate a stampa e cittadinanza le iniziative da intraprendere sia da parte dell’associazioni ambientaliste sia per parte del Gruppo Consiliare del Partito Democratico per evitare che venga confermata una decisione dell’Amministrazione che farebbe ritornare indietro questa città di 15 anni.