16/03/12

Con Paolo nel cuore, 2005-2012

Anche quest’anno Fare Verde sta organizzando un incontro in occasione dell’anniversario della scomparsa di Paolo Colli, fondatore dell'associazione. Come ogni anno, il 25 marzo sarà un giorno per stare insieme ricordando Paolo e raccontandolo a chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo.
Paolo Colli è stato un fratello per molti di noi. Avendo iniziato il nostro cammino ecologista quando eravamo poco più che ventenni, siamo letteralmente cresciuti insieme. Tutto ciò che siamo oggi e il nostro modo di fare ecologia portano l’impronta di Paolo. Semplicemente perchè tra di noi Paolo è sempre stato quello capace di donarsi più di ogni altro. L’impronta di Paolo la ritroviamo nella scelta di Fare Verde di basarsi sul volontariato, in quella di non avere sponsor, nel rifiuto di avere padrini politici, nell’essere pronti allo stesso modo a lavare i piatti per tutti ai campi estivi e a stendere progetti di legge.

Sobrietà negli stili di vita, radicalismo costruttivo e propositivo, capacità di donarsi e di condividere in una comunità il proprio impegno, responsabilità e senso del dovere, studio, approfondimento e creatività erano i tratti distintivi di Paolo che rivivono ogni giorno in ogni singolo volontario di Fare Verde. Anche in quelli che Paolo non l’hanno mai conosciuto.

Paolo continua a camminarci a fianco. Era con noi quando abbiamo è esplosa la nostra gioia per la storica vittoria referendaria contro il nucleare. Ci guarda mentre nelle scuole insegnamo ai bambini che si può vivere bene senza sprecare risorse preziose. Suda insieme a noi quando d’estate andiamo a lavorare gratis per conservare intatti i nostri boschi. Ci sostiene quando portiamo via dalle spiagge sacchi pieni di rifiuti. Paolo continua a vivere ogni giorno in Fare Verde, in questa nostra piccola splendida comunità di persone.

Per raccontare Paolo e la nostra splendida esperienza di volontariato, ci incontreremo nel fine settimana del 24 e 25 marzo 2012 a San Vito Romano (RM). Per stare ancora una volta insieme, ridere, scherzare e continuare a prendere in giro il nostro Paolo come facevamo ad ogni campo estivo e ad ogni assemblea. Perchè il suo sorriso possa continuare a splendere sui volti di tutti noi.

Quando ci incontreremo, la primavera sarà appena iniziata. Ne approfitteremo per fare una passeggiata non impegnativa in mezzo alla Natura.

Se potete, insieme a mogli, mariti e bambini, portate nuovi amici. E’ a loro che dobbiamo raccontare la nostra storia. E’ a loro che dobbiamo far conoscere il nostro modo di stare insieme e di fare ecologia.

Programma

Sabato 24 marzo 2012

  • in mattinata, arrivo e sistemazione
  • ore 13:00, pranzo
  • nel pomeriggio, comunicazioni sulle attività associative in corso e passeggiata nel castagneto
  • ore 20:00 cena
  • dopo cena, momento conviviale e comunitario

Domenica 25 marzo

  • ore 11:00 S. Messa presso la cappella della Comunità Pane e Parola
  • ore 13:00 pranzo
  • nel pomeriggio, partenze

Sistemazione:
Alloggeremo in uno splendido casale immerso nel verde dell’associazione onlus “Pane e Parola”. Ci sono le coperte, bisogna portarsi da casa lenzuola o sacco a pelo. Per i pasti, si prega di portare il proprio tovagliolo di stoffa. Il cibo sarà da filiera corta, acquistato da produttori locali. La cucina è autogestita e sono previsti turni di corveé. Il consumo di carne sarà limitato al solo pranzo della domenica.

Quota di partecipazione:
Per dormire verseremo 10,00 euro a persona. Per i pasti, faremo una cassa comune per fare la spesa, versando 5,00 euro a persona per ogni pasto. I bambini sotto i 10 anni pagano la metà. Sono previsti 3 pasti: pranzo e cena di sabato, pranzo di domenica.


per informazioni ed adesioni: 329.43.43.334 oppure al link:

http://www.fareverde.it/blog/paolo-colli/paolo-2012

15/03/12

MASTER PLAN: UN’OCCASIONE STORICA. SCIUPATA.



Ha detto bene il Sindaco di Bartolomeo: Il Master Plan cambierà il volto della città. E non c'era bisogno di arrivare a questo punto per capirlo, noi ne siamo convintissimi da anni, perciò abbiamo fatto il possibile per contrastarlo in ogni modo. Perché è vero che lo cambierà il volto cittadino, ma trovarne dei connotati positivi è davvero impresa ardua.

Al di là dei mille cavilli formali, delibere, sentenze e così via, l'unico vero motivo di ostracismo verso questo progetto, è stato, per noi, l'impatto ambientale ed urbanistico che una simile opera può generare in una città come Campobasso, già duramente compromessa da una espansione sregolata, dalla cronica mancanza di un Piano Regolatore e dall'assoluta carenza di spazi verdi degni di questo nome.

Aver assistito alle recenti riunioni del Consiglio Comunale, a dire il vero molto più simili ad un mercato rionale che ad una assise civica, nonché le trionfanti conferenze stampa in cui si è esaltato l'elevato valore urbanistico, sociale, ambientale (?) di un palazzone di cemento e di un parcheggio, a fronte dell'ipotesi di un bel parco verde, ha generato un senso di impotenza e di sconfitta del buon senso, del bene comune e di ogni forma di partecipazione della società civile alle scelte vitali della città. Perché sia chiaro, la stragrande maggioranza dei campobassani non vuole l'edificazione dell'area dell'ex Romagnoli; se solo l'amministrazione comunale avesse avuto l'audacia di chiederlo, magari attraverso una consultazione referendaria cittadina, ne avrebbe avuto ampia dimostrazione. Ma sarebbe stata una bella rogna, quindi meglio evitare, e mascherare il tutto con una valanga di paroloni, luoghi comuni e, per dirla con le giuste parole, menzogne.

Perché parlare di "momento storico", "progresso della città", "alto profilo ambientale" (sia gentile, Architetto Carovillano, ci spieghi meglio questo concetto), "risparmio per i cittadini", suona come una grossa presa in giro che forse lava le coscienze degli amministratori padrini di questa scelta, ma offende le intelligenze dell'intera cittadinanza.

Dai palazzi della regione e del comune, tutti sanno, ma nessuno dice, che l'area sarà completamente saturata da pesanti interventi edili, nonostante le riduzioni volumetriche annunciate e promesse.. Di terra non ne resterà nemmeno un centimetro quadrato, e quando si parla di piazza attrezzata, in realtà devono intendersi strade, parcheggi, e nuovi edifici, al massimo addobbati con qualche vaso e qualche piantina, tra l'altro destinate a morire qualche settimana dopo il taglio del nastro e la foto ricordo con tanto di banda e Sindaco con fascia tricolore.

Il verde pubblico è un'altra cosa, un parco è fatto di terra e non di asfalto, dove poter piantare alberi per compensare il grigiore che impera in città, uno spazio dove delle auto non deve arrivare nè la puzza né il rumore, per consentire a bambini, anziani e cittadini tutti, di poter fruire di un angolo di città non racchiuso da carreggiate e guard rail..

Questa era la vera occasione storica per Campobasso, un tappeto verde che rappresentasse un vero biglietto da visita al centro della città, ed una nuova, bella e definitiva sede per la Regione in zona decentrata, per favorirne i collegamenti anche per chi viene da fuori città e decongestionare il centro urbano.

Tra l’altro, come a tutti noto, il progetto in itinere, non soddisfa affatto le esigenze dell’ente regionale che continuerà, anche con la nuova sede, ad essere costretta a sperperare denaro pubblico per la locazione delle tante sedi sparse in città che non troveranno posto nei nuovi locali.

Ma, come dice il proverbio, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, e allora giù ancora con le accuse a noi ambientalisti di “portatori di interessi privati” o “nostalgici dell’età della pietra”.

La verità è che i parchi, gli alberi, la terra hanno un grave difetto: non smuovono interessi e fiumi di denaro come invece il cemento riesce a fare benissimo. Ed allora inutile perseverare con l'ipocrisia delle belle parole. Che la dicano tutta e palesemente: un progetto di 200 milioni di euro è un piatto troppo succulento da lasciarsi sfuggire, un affare che sfamerà generazioni di parenti, amici ed amici degli amici, e che garantirà lunga rendita a chi oggi, in un modo o in un altro, vuol metterci il proprio contributo per poter dire un giorno “c’ero anch’io”.

L’auspicio, e non volevamo arrivare a tanto, è che la crisi economica faccia la sua parte e che, unitamente alla conclamata inefficienza delle nostre amministrazioni a cui siamo abituati, ci porti tra vent’anni a vedere l’ex Romagnoli ancora come il campo d’allenamento di una squadra di Rugby, che tutto sommato, non ci dispiace affatto.

13/03/12

ANCHE CAMPOBASSO AVRA’ LA SUA TAV


E così, come era facilmente prevedibile, il progetto Master Plan, sta finalmente decollando, per la gioia di pochi e la rassegnazione di tanti. Siamo alle solite, è un film già visto.

Un progetto di centinaia di milioni di euro è portatore di troppi interessi, impossibile dare retta a manipoli di ambientalisti che ne chiedevano la completa cancellazione. Un affare da 200 milioni di euro non conosce tribunali, sentenze, cittadini, comitati, opposizioni, associazioni, referendum… niente di tutto questo, va diritto come un treno ad alta velocità verso il suo preciso traguardo: creare un pozzo senza fondo da cui attingere, e far abbuffare a sazietà per i prossimi decenni generazioni di parenti, amici, amici di amici, …. Prendete e mangiatene, ce n’è per tutti.

Che ne sarà della povera Campobasso? E chissenefrega, chi vivrà vedrà, per il momento abbuffiamoci, si salvi chi può! Ma tutto questo non si può dire, allora c’è da trovare delle buone scuse per mascherare il losco affare e farla diventare un’opera epocale per la città. Che ne dite di “riqualificazione?”, niente male… e “ risparmio per i cittadini?” Ottimo, quando si toccano le tasche della gente non si sbaglia mai. E se ci buttassimo dentro anche “progetto ad elevata valenza ambientale?” spettacolare, oggi va di moda. “Biglietto da visita?” Meraviglioso.

E chi la pensa diversamente? I soliti retrogradi, sempre a dire no, sicuramente proprietari degli immobili locati dalla regione, miopi dinanzi a cotanto splendore architettonico, esponenti del solito minimalismo coatto e dell’ambientalismo a tanto al chilo, come qualche pennivendolo coDardo facendo “copia ed incolla” continua a vomitare sui giornali a scrocco.

L’impatto della sede della regione sull’ex Romagnoli, sarà devastante per la nostra città, e sarà certamente un’opera che ne cambierà il volto, ma in peggio. E peggio di così ce ne vuole!

Chi ieri ha pianificato lo scempio e chi oggi, camuffandolo da utile intervento dall’impatto ridotto, lo sta ratificando, ne dovrà rispondere alla storia e dimostra che i bigliettoni non hanno colore politico e mettono d’accordo tutti in maniera bipartisan.

Non resta che affidarsi all’incapacità ed all’inefficienza delle nostre amministrazioni a cui siamo abituati e confidare che fra trent’anni il cantiere ancora non parta poiché non ci saranno i soldi nemmeno per un gelato!

07/03/12

LA CITTA' NEGATA: Per una mobilità sostenibile.

L'amministrazione comunale di Campobasso persevera con i maldestri tentativi di riaprire definitivamente le aree pedonali al traffico. Ritenendo che questa scelta sia profondamente sbagliata e che una città moderna debba guardare in primis alla qualità della vita dei cittadini ed alla salute pubblica, possibilmente evitando di “facilitare” troppo la vita degli automobilisti a discapito di bambini, anziani, pedoni, disabili, ciclisti, ecc.., Fare Verde, unitamente ad altre associazioni ambientaliste e civiche della città, ha aderito al Comitato per la difesa delle aree pedonali della città, con l’obiettivo di stimolare le amministrazioni ad intraprendere scelte di politica urbanistica e di mobilità che siano in linea con le altre città più virtuose, anziché restare sprofondati all’ultimo posto della classifica nazionale, come lo siamo adesso.

Di tutto questo ed altro ancora, ne parleremo sabato 10 presso l’aula magna del convitto Mario Pagano alle ore 17.30, nell’incontro/dibattito pubblico “LA CITTA’ NEGATA”, con l’intervento di importanti relatori, degli amministratori e dei componenti del comitato che affronteranno diverse questioni di politiche urbanistiche ed ambientali in generale della nostra città.

Data l’importanza dell’evento, si ci aspetta la massima adesione, segnale minimo di sensibilità, partecipazione e, perché no, anche di riconoscimento per il gravoso lavoro che le associazioni ed i cittadini aderenti al comitato stanno facendo da anni per cercare di migliorare la qualità della vita di tutti.

Vi aspettiamo, cercate di non mancare e diffondete l’evento. Grazie.

Seguite su facebook al link: http://www.facebook.com/events/386537111358648/

Per informazioni: 329.43.43.334 - isolepedonalicb@libero.it

02/03/12

MOBILITIAMOCI PER UNA NUOVA MOBILITA' CITTADINA !

Sabato mattina, dalle ore 10.30, tutti in piazza municipio per chiedere il ripristino delle aree pedonali nella nostra città e nuove politiche di sostenibilità urbana.
Spolverate le biciclette, ottimi anche passeggini e tricicli per i bambini, dobbiamo essere tanti !!!

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