27/06/11

CONTINUA L'IMPEGNO CONTRO L'EOLICO SELVAGGIO ED A TUTELA DEL SITO DI ALTILIA -SAEPINUM


La Rete delle 136 Associazioni e Comitati contro l’Eolico Selvaggio e i Rifiuti Extra-Regionali in Molise continua la battaglia contro la devastazione del territorio molisano.

Domani 28 giugno 2011 alle ore 10.00 una rappresentanza della Rete sarà presente e seguirà i lavori del Consiglio Regionale, per sostenere l’approvazione della Mozione Petraroia-Romano in difesa del territorio molisano in discussione al primo punto all’ordine del giorno.

La Rete sollecita la Giunta Regionale a costituirsi in giudizio dinanzi la Corte Costituzionale in difesa della Legge Regionale n. 23 del 23 dicembre 2010, e chiede a tutte le Istituzioni di fermare l’eolico e il fotovoltaico selvaggio visto il superamento delle percentuali di produzione energetica da fonti rinnovabili del 20% stabilito dall’Unione Europea.

Le richieste della Rete sono volte a difendere e valorizzare un Molise già profondamente umiliato e penalizzato da scelte sbagliate e da politiche che non tengono conto delle reali esigenze del nostro territorio.

Lo sviluppo regionale passa per iniziative volte a favorire il turismo, l’artigianato locale, l’agricoltura, l’archeologia e non attraverso politiche di impoverimento culturale, ambientale, paesaggistico e naturalistico.

15/06/11


Quella del referendum è una grande vittoria di tutta l’Italia. Una vittoria molto più grande di quello che il pur lusinghiero dato referendario riesce a rappresentare. Davide ha sconfitto di nuovo Golia, le nostre fionde hanno vinto sui cannoni mediatici: mentre lo spot del Forum Nucleare costato 9

milioni di euro è stato condannato per pubblicità ingannevole, i volantini autoprodotti da migliaia di volontari hanno convinto molto più.

Non sono bastati gli sgambetti, i trucchi parlamentari, le date sbagliate date da TG1 e TG2, l’invito del meteo RAI a “organizzare una giornata al mare” domenica 12 giugno. Non sono bastati i disperati tentativi del governo di far saltare il referendum attraverso improbabili ricorsi. E non sono bastati neanche i tentativi di strumentalizzazione del voto popolare fatto nelle ultime settimane da troppi politici, e dopo molti sostanziali ripensamenti. Il popolo libero, che voleva fermare il nucleare e mantenere l’acqua pubblica, ha saputo guardare oltre senza cascare in nessun tranello. Questo è forse il dato più confortante dell’intera campagna referendaria., che è stata una vera e propria corsa a ostacoli, ma alla fine siamo arrivati al traguardo con le braccia al cielo in segno di vittoria.
Con il voto di domenica e lunedì, tutti gli Italiani, indistintamente di destra, di centro e di sinistra hanno dimostrato di saper pensare con la propria testa. E scegliere per il bene dell’Italia a prescindere dagli ordini impartiti dalle segreterie dei partiti. Di tutti i partiti.

Da oggi l’Italia è un paese migliore.

Grazie a quanti hanno contribuito, anche solo diffondendo un solo volantino, affinchè si raggiungesse questo grandioso risultato.

09/06/11

PAROLA AL POPOLO !!!!!!



VENERDI' SERA SI CHIUDE IN PIAZZA MUNICIPIO

Non può che essere così. Una scelta di tale calibro, che condizionerà il futuro energetico e non solo del nostro paese è giusto che venga presa direttamente dai cittadini.

La campagna referendaria che sta per terminare, probabilmente è stata la più anomala della storia repubblicana. Da una parte i sostenitori del SI, con le loro ragioni, dall’altra parte il nulla, gli inviti ad andare al mare, il boicottaggio, i ricorsi improbabili per non far svolgere la consultazione, in poche parole una imbarazzante paura di perdere. Come se una squadra di calcio sfavorita, anziché scendere in campo ed onorare la maglia magari tentando il colpaccio, decidesse in maniera arbitraria ed unilaterale di non giocare la partita pretendo per di più di averla vinta a tavolino (vedi decreto omnibus…).

Per fortuna non è andata così, i tentativi di far fallire il referendum sono miseramente caduti nel vuoto e domenica 12 e lunedì 13 gli italiani saranno finalmente chiamati ad esprimere il loro parere su argomenti di straordinaria importanza che non potevano e non dovevano essere lasciati ad appannaggio di ristrette oligarchie di potere.

E’ inutile negarlo: la contrarietà degli italiani verso il nucleare è scontata, il vero avversario dei sostenitori del SI è l’astensione. Astensione non ideologica, il che avrebbe certamente un significato ed anche una giustificazione, ma astensione dovuta al mix di disaffezione verso le urne, scarsa fiducia verso il referendum e soprattutto confusione e disinformazione. Tutti fattori appositamente costruiti per screditare lo strumento referendario ed evitare che il popolo possa esprimersi in maniera diretta su temi di importanza epocale.

Ma il fermento che nelle ultime settimane si è visto, lascia ben sperare; centinaia di migliaia di giovani e meno giovani mobilitati in tutti i modi per riaffermare innanzitutto il sacrosanto diritto di poter scegliere, prima ancora di entrare nel merito di cosa scegliere. Vecchi e nostalgici metodi quali volantini, megafoni, manifesti, propaganda spontanea porta a porta, mescolati ai nuovi sistemi che viaggiano in rete, come facebook, hanno creato una inedita rete di impegno e partecipazione sociale, spesso trasversale e soprattutto estranea alle logiche partitiche ed agli schieramenti politici, dove ognuno è stato chiamato a fare la propria parte.

Lo stesso impegno che metteremo in campo nella festa di chiusura campagna referendaria venerdì sera in Piazza Municipio a Campobasso, a partire dalle 19.00, in un grande raduno spontaneo di cittadini ed associazioni per un ultimo accorato appello ai cittadini a non lasciare che il futuro di tutti noi e delle future generazioni venga deciso da una casta di affaristi senza scrupoli.

Ci sarà una critical mass con le biciclette, per non dimenticare che un futuro sostenibile passa anche attraverso metodi di mobilità sostenibili, ecologici e ad impatto zero, ci saranno flash mob per richiamare in maniera spettacolare l’attenzione di quei cittadini colpiti dal micidiale morbo dell’indifferenza, ci saranno interventi e momenti informativi, musica ed arte estemporanea per salutare in allegria questa appassionata campagna referendaria con la certezza di ritrovarci lunedì pomeriggio per una grande festa liberatoria.

Perché un futuro libero dal nucleare e dove l’acqua resti un bene comune indiscutibile, non è una scelta politica o ideologica ma è una questione di civiltà.

COMITATO FERMIAMO IL NUCLEARE MOLISE – 329.43.43.334

Fermiamoilnucleare.molise@gmail.com

www.fermiamoilnucleare.it

02/06/11

NUCLEARE: SVENTATO IL MALDESTRO TENTATIVO DI SCIPPO DEL REFERENDUM, ADESSO TUTTI AL VOTO!!.


Esprimiamo la più viva soddisfazione per il verdetto della Corte di Cassazione: gli italiani non potevano essere espropriati del diritto di decidere il loro futuro energetico con un trucco normativo.

Questa volta le furberie alle spalle degli italiani non passano. La Cassazione censura l’arroganza del governo e riconsegna nelle mani dei cittadini il diritto a decidere sul nucleare e del proprio futuro attraverso lo strumento di partecipazione per eccellenza quale il referendum.


Ora chiediamo che il referendum sul nucleare non sia strumentalizzato dalle forze politiche. La scelta di fermare definitivamente il nucleare in Italia deve essere una scelta storica e corale di tutti gli italiani, di qualunque orientamento politico e non può essere ricondotta ad un duello tra maggioranza ed opposizione.

D’altronde il nucleare in Italia è sostenuto in modo trasversale da personalità di destra e di sinistra: da Chicco Testa a Stefania Prestigiacomo, da Veronesi a Scajola, da Margherita Hach a Silvio Berlusconi; tutti accomunati nel sostenere quei poteri economici interessati all'affare nucleare ed in grado di influenzare qualsiasi Governo di qualsiasi colore politico.

C’è bisogno quindi che tutti gli italiani mettano da parte le proprie simpatie ed antipatie politiche e si rechino in massa alle urne per decidere su argomenti di straordinaria rilevanza quali acqua e politiche energetiche che riguardano tutti e non certo una sola fazione ideologica.

L’esempio più lampante è quello della Sardegna, dove una mobilitazione ampia e trasversale ha consentito un risultato referendario mai registrato prima: quorum superato ampiamente e 98% di SI per fermare il nucleare.

Vanno invece rigettati con sdegno, gli ipocriti inviti ad andare al mare anziché recarsi alle urne, che stanno giungendo dagli esponenti del governo; i cittadini non possono e non devono cascare nel tranello del mancato raggiungimento del quorum rinunciando di fatto all’unico strumento di partecipazione diretta rimasto nelle loro mani.

Le notizie che giungono in questi giorni da una grande potenza industriale quale la Germania, che ha già spento 7 dei suoi reattori nucleari e che spegnerà gli altri entro il 2022, devono spingere il nostro paese ad accelerare il processo di riconversione verso le fonti rinnovabili e soprattutto avviare serie politiche di risparmio ed efficienza, vere soluzioni ai problemi di approvvigionamento energetico.

Il governo, che attraverso il Ministro Romani si dichiara “stupito” della decisione della Suprema Corte, prenda atto che intraprendere un’avventura nucleare nel 2011 è una scelta irresponsabile ed in controtendenza rispetto al mondo intero ed accetti la sfida referendaria, magari invitando i propri sostenitori a recarsi alle urne il prossimo 12 e 13 giugno, per tastarne le reali intenzioni.

COMITATO REGIONALE DEL MOLISE “FERMIAMO IL NUCLEARE”

329.43.43.334

www.fermiamoilnucleare.it

fermiamoilnucleare.molise@gmail.com