30/11/13

FERMIAMO LA STRAGE DI ABETI: NO AGLI ALBERI DI NATALE “USA E GETTA” !

 
Con l’avvicinarsi delle festività natalizie torna la tradizione dell’albero di natale, antichissimo simbolo denso di significati. Le sue origini risalgono a molti secoli fa e vanno ricercate nelle religioni indoeuropee e nelle tradizioni diffuse tra molti popoli, soprattutto del nord Europa, che, in concomitanza del periodo solstiziale, usavano venerare, in diverse forme, l’ albero sempreverde quale simbolo universale di vita e di rinascita dalla morte o dalle tenebre, concetti chiaramente riconducibili al culto pagano del Sole Invitto. Gli stessi temi che, successivamente, la religione cristiana fece propri associandoli alla nascita di Cristo e, quindi, del Natale.
 
Resta quindi diffusissima, anche nella nostra cultura, la tradizione dell’allestimento dell’abete natalizio, anche se oggi completamente svuotata di ogni suo significato simbolico. Spesso erroneamente associato all’aspetto “profano” del Natale, in alternativa al presepe, l’albero viene ormai sfruttato quale mero oggetto decorativo da usare durante le feste e gettare quando ormai non serve più.
Questa logica consumistica ha generato un mercato vizioso di abeti che vengono commercializzati volutamente evirati delle radici, quindi già morti, con il chiaro intento di favorirne l’essiccamento ed un ulteriore acquisto l’anno successivo, a dispetto del significato simbolico che l’abete sempreverde dovrebbe incarnare. Anche in questo caso, la logica utilitarista della spinta al  consumo sfrenato prevale sul rispetto della vita e dell’ambiente, con il risultato di milioni di piante inutilmente coltivate e cestinate dopo l’Epifania.   
 Contro questa moda consumistica, Fare Verde invita i cittadini a rifiutare l’acquisto delle piante in vendita, oramai ovunque, in questo periodo, poiché tutte prive di radici e destinate a morte certa. E’ opportuno ricordare, inoltre, che anche nel caso di piante commercializzate come “vive”, gli abeti sono specie arboree adatte a climi rigidissimi, pertanto la permanenza per circa un mese alle temperature dei nostri appartamenti,  ne renderebbe di fatto impossibile la sopravvivenza.
 La scelta rispettosa della natura e pienamente in linea con la tradizione, andrebbe quindi orientata sull’addobbo di piante vive, all’aperto, in vasi idonei oppure impiantate in giardini o terreni; per quanti invece preferiscono, giustamente, non rinunciare al fascino ed alla tradizione dell’albero in appartamento, è sicuramente da favorire la soluzione dell’abete sintetico che consente un riutilizzo illimitato negli anni senza alimentare il becero mercato degli alberi “morenti” usa e getta.
 

11/11/13

"FUOCO AMICO" - MOSTRA APERTA FINO A VENERDI' 15 NOVEMBRE


SARA' POSSIBILE VISITARE LA MOSTRA FOTOGRAFICA "FUOCO AMICO - RITORNO DAI BALCANI" FINO AL GIORNO VENERDI' 15 NOVEMBRE, DALLE 08.00 ALLE 19.00, PRESSO L'INGRESSO DEL PALAZZO DELLA PROVINCIA A CAMPOBASSO.
VI ASPETTIAMO!

04/11/13

6 NOVEMBRE 2013. DI URANIO SI MUORE ancora

L’associazione di protezione Ambientale FARE VERDE Onlus, invita a commemorare la giornata del 6 NOVEMBRE, “GIORNATA INTERNZIONALE PER LA PREVENZIONE DELLO SFRUTTAMENTO DELL’AMBIENTE DURANTE LE GUERRE E I CONFLITTI ARMATI”, dichiarata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, allo scopo di richiamare l’attenzione sui gravissimi danni sulla salute umana e sui devastanti effetti ambientali che le guerre comportano.
Grazie ad un reportage fotografico,realizzato dal collettivo di fotografi TERRAPROJECT, vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi derivanti dal massiccio impiego di munizionamento non convenzionale che ormai da decenni trova utile impiego nell’industria bellica; tra questi il più diffuso è certamente il famigerato Uranio Impoverito, materiale di scarto del processo di arricchimento dell’uranio dell’industria nucleare civile.

L’impiego di questo munizionamento, massicciamente compiuto dalle “civilissime” potenze occidentali nelle operazioni militari di “esportazione della democrazia”, in particolare nei Balcani, in Afghanistan ed in Iraq, è da considerarsi a tutti gli effetti una forma di utilizzo di armi di distruzione di massa, poiché i devastanti effetti sulla salute si manifestano e si manifesteranno in maniera subdola per centinaia e centinaia di anni sulle incolpevoli popolazioni locali e le loro generazioni future, nonché su soggetti del tutto estranei agli eventi bellici, come gli operatori umanitari che a vario titolo hanno frequentato o frequenteranno nel futuro le aree contaminate. I dati statistici sulla concentrazioni di malformazioni neonatali, nonché sulle patologie tumorali insorte nei soggetti, sia civili che militari, che hanno inconsapevolmente frequentato le aree colpite dal munizionamento radioattivo, non lasciano spazio ad alcun dubbio: l’uranio impoverito ha già mietuto migliaia di vittime e continuerà a farlo nei secoli a venire.    

01/11/13

6 NOVEMBRE. PER NON DIMENTICARE LE VITTIME DELL'URANIO IMPOVERITO.



Dal 4 al 9 novembre si svolgerà presso l'ingresso del Palazzo della Provincia di Campobasso, in via Roma, la mostra fotografica "FUOCO AMICO- Ritorno dai Balcani", curata dai fotografi del collettivo TERRAPROJECT. L'iniziativa cade a cavallo del 6 novembre, Giornata Internazionale per la Prevenzione dello Sfruttamento dell’Ambiente nella Guerra e nei conflitti armati, dichiarata dalle Nazioni Unite. 
L'obiettivo è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sui devastanti effetti dei conflitti sull'ambiente e sulle popolazioni, in particolar modo quando ad essere utilizzati sono ordigni i cui micidiali effetti durano per migliaia di anni, come quelli all'Uranio Impoverito, utilizzato in maniera massiccia nei Balcani, in Afghanistan, in Iraq, dalle truppe della NATO durante le operazioni di "esportazione della democrazia". 
Per non dimenticare le migliaia di vittime, quelle passate e quelle che lo saranno nel futuro a causa delle gravi patologie generate dalla contaminazione da Uranio Impoverito, FARE VERDE vi invita a visitare l'esposizione che fa tappa nella nostra città.