01/10/09

NO alla RIAPERTURA al TRAFFICO del CORSO di CAMPOBASSO

Le associazioni ambientaliste dicono NO alla riapertura al traffico del Corso di Campobasso.

Il giorno 25 settembre si sono riunite le associazioni ambientaliste Legambiente, WWF – Campobasso, Malatesta, Cittadinanza Attiva, Pensiero e Azione per discutere del provvedimento del Sindaco di Campobasso sulla riapertura al traffico, anche se limitata, del corso della Città. L’incontro ha avuto luogo su iniziativa del Gruppo Consiliare del Partito Democratico al Comune di Campobasso. L’Associazione ambientalista Fare Verde ha inviato un messaggio di adesione spiegando che condivide l’iniziativa. Le associazioni ritengono un errore la riapertura del corso di Campobasso al traffico veicolare sia pure per qualche breve intervallo di tempo giornaliero. Per rilanciare le attività commerciali del centro di Campobasso bisogna intervenire con altre soluzioni. La questione è di natura ambientale ma è evidente come ci siano anche problemi culturali più complessivi. Il messaggio che l’Amministrazione manda ai cittadini è quello di dover pretendere comunque il parcheggio nei pressi del negozio di fiducia, di utilizzare la macchina anche per raggiungere mete vicine, di rendere la città a misura di automobilista e non di persona. Il centro di Campobasso si percorre a piedi da una estremità all’altra in circa 15 minuti. Come la stragrande maggioranza delle città italiane si avverte sempre con maggiore intensità l’esigenza di dislocare i parcheggi fuori dal centro e di rendere tutta la zona centrale a traffico limitato: una ricetta che ha reso molti centri italiani più belli e più vivibili. Da anni in città ci si batte affinché vengano aumentate le aree esclusivamente pedonali e spesso i cittadini sono promotori di iniziative in questo senso e si devono scontrare contro le esigenze di chi vuole tutelare solo presunti interessi economici. La problematica del traffico non si risolve aprendo il Corso Vittorio Emanuele in alcune ore di punta. Il problema del traffico a Campobasso si risolve, invece, facendo in modo che sia sempre più sconveniente usare la macchina in città e valorizzando e potenziando il trasporto pubblico. Va mutuato, secondo le associazioni riunitesi, il sistema adottato per la navetta del Terminal. Molti pendolari provenienti dai paesi limitrofi, anche a causa del caro benzina, non usano più l’automobile per raggiungere il capoluogo bensì l’autobus: tutto ciò perché i cittadini ritengono efficiente il servizio che dal terminal li accompagna presso i luoghi di lavoro.Le associazioni ambientaliste e il Gruppo del Partito Democratico sono pertanto intenzionate a mettere in campo le proprie forze e il proprio impegno per contrastare la decisione del Consiglio Comunale. Nei prossimi giorni saranno comunicate a stampa e cittadinanza le iniziative da intraprendere sia da parte dell’associazioni ambientaliste sia per parte del Gruppo Consiliare del Partito Democratico per evitare che venga confermata una decisione dell’Amministrazione che farebbe ritornare indietro questa città di 15 anni.

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