27/11/09

I DECRESCENTISTI...

La nostra società è basata su una crescita economica continua ed imperante, il cui principio si sta trasformando in una vera e propria religione. Coloro che si rifiutano di adeguarsi praticando diversi stili di vita che diminuiscono i consumi, che autoproducono cibo… tutta questa gente è considerata eretica, perché adora il Diavolo: la Decrescita!

La religione più diffusa e imperante oggi, a differenza di quel che ognuno può credere (cristianesimo, islamismo, buddismo, ecc) è quella dello sviluppo. Ha tutte le connotazioni di una religione: è basata sulla fede, non è supportata da alcuna base scientifica, anzi è chiaramente irrazionale (perché in un mondo finito uno sviluppo senza limiti è impossibile), pur avendo dimostrato nei secoli e ultimamente con la sua recente caduta i devastanti effetti sugli individui, nelle famiglie e nelle società, sull’ambiente, quanto sia nociva con il suo “Modus Operandi”.
Nonostante ciò continua ad essere in ascesa ovunque e sia governanti, economisti, imprenditori, sindacati, forze politiche di qualunque schieramento, da sinistra a destra, centro compreso, invocano una ripresa della Crescita per uscire dalla crisi che uno sviluppo irrazionale, la cui parola d’ordine è “Crescita ovunque e sempre”, fine a se stessa, ha provocato.
E’ come voler spegnere il fuoco con la benzina. C’è la possibilità di far crescere qualcosa? Che siano capannoni che rimarranno vuoti, palazzi con appartamenti invenduti, inutili opere pubbliche, autodromi al lato di aree ambientali protette e su falde acquifere, estrazione di ghiaia vicino ai fiumi, depositi sotterranei di gas in zone sismiche, grandi mega complessi ospedalieri inumani e quant’altro offre la possibilità di investire enormi quantità di denaro con la scusa che creerà occupazione e farà crescere il PIL… a prescindere dalla reale utilità sociale, dall’impatto sulla natura (che è la vera portatrice di vita e benessere) …tutto ciò è bene, a priori, non è da mettere in discussione, e chi osa è un eretico che si oppone al progresso. Il Verbo e Dio da osannare è la “Crescita”.
Coloro che si rifiutano di adeguarsi praticando diversi stili di vita che diminuiscono i consumi, che autoproducono cibo come i nostri nonni, che riparano gli oggetti rotti, che si rifiutano di comprare qualcosa solo perché è uscito l’ultimo modello o cambia la moda… tutta questa gente è considerata eretica, perché adora il Diavolo: la Decrescita!
A pochi viene in mente che il PIL, Prodotto Interno Lordo, non misura la felicità e il benessere, come affermato nel discorso di Robert Kennedy il 18 marzo 1968. Pochi sanno, persino tra gli addetti ai lavori, che è ormai ampiamente dimostrato che la crescita economica di una nazione aldilà di certi valori non ha alcuna relazione con l’aumento del benessere e della felicità dei suoi cittadini, e finalmente lo sta riportando all’attenzione dell’Europa il presidente francese Sarkozy commissionando una ricerca specifica per un indicatore diverso.
Alcune persone come Ernst F. Schumacher, Ivan Illich, Nicholas Georgescu-Roegen, Serge Latouche, Maurizio Pallante hanno portato avanti una nuova concezione e visione della vita e della società, critica dell’esistenteAncora meno risaputo è che già da decenni che alcune persone hanno avuto il coraggio di riflettere o mettere in discussione ciò che è comunemente accettato, come si chiese Newton con la mela e osò Galilei con la Chiesa. Alcune di queste persone sono Ernst F. Schumacher, Ivan Illich, Nicholas Georgescu-Roegen, Serge Latouche, Maurizio Pallante, ed hanno portato avanti una nuova concezione e visione della vita e della società, critica dell’esistente.
Tutto ciò ha dato l’avvio ad un movimento poco visibile ma molto diffuso, persino di individui che non sanno di farne parte, ma la praticano da sempre, un popolo che segue la Decrescita, onorando i nostri nonni e antenati perché ne riscopre le raffinate ed ecologiche tecniche costruttive, l’artigianato, la preparazione dei cibi, i valori di semplicità, sobrietà, risparmio, buon senso, convivialità.
Questa gente, da quando ha deciso di opporsi al Dio della Crescita, ha scoperto di vivere più felicemente, ha scoperto una vita in cui la ricchezza è data da cose che i soldi non possono assolutamente comprare: piccoli cose e gesti quotidiani, soddisfazioni semplici, ma soprattutto, relazioni umane improntate all’amore, al rispetto, alla cooperazione, alla mutalità, all’eguaglianza, alla gilania, esattamente a valori opposti invocati dai seguaci del Dio Sviluppo. Costoro non fanno altro che sublimare l’egoismo e stimolare i più bassi istinti umani, in nome della competizione, del libero mercato, adoperano l’inganno, la forza (affiancata alla manipolazione mentale e dell’informazione) per arricchire oltre ogni misura pochi eletti, e proponendo come unico modo per ottenere qualunque risultato la lotta, la guerra, la distruzione, che sia chi è diverso, chi la pensa diversamente, o lo sporco, le malattie, la povertà, la guerra!
Siamo giunti al paradosso dei paradossi: usare la violenza (perfino preventiva!) per esportare la democrazia e costruire un mondo di pace! Siamo giunti al paradosso dei paradossi: usare la violenza (perfino preventiva!) per esportare la democrazia e costruire un mondo di pace! E proclamarci portatori di Democrazia che non pratichiamo neanche nei nostri confini, portatori di “Civiltà” nei paesi “arretrati”, del “cosiddetto” “Terzo Mondo” affinché finalmente si trasformino “In via di Sviluppo”…
Quando sappiamo bene che ogni guerra (e noi occidentali siamo in guerra di fatto) e ogni “joint venture”, o “investimento” serve solo ad arricchire una minoranza, e ad esportare questo malato modello di società che sta uccidendo esseri umani, animali, ambiente e il pianeta stesso, come un cancro globale.
Il Verbo della religione imperante nel Terzo Millennio è il seguente: “Il Dio è lo Sviluppo, il Bene Assoluto è la Crescita.”
Di conseguenza seguaci del Diavolo sono tutti coloro che si oppongono allo Sviluppo, il Male assoluto è la Decrescita. Noi decrescentisti quindi, siamo gli eretici del terzo millennio…

Germano Caputo
Articolo tratto da http://www.decrescitafelice.it/

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