02/06/11

NUCLEARE: SVENTATO IL MALDESTRO TENTATIVO DI SCIPPO DEL REFERENDUM, ADESSO TUTTI AL VOTO!!.


Esprimiamo la più viva soddisfazione per il verdetto della Corte di Cassazione: gli italiani non potevano essere espropriati del diritto di decidere il loro futuro energetico con un trucco normativo.

Questa volta le furberie alle spalle degli italiani non passano. La Cassazione censura l’arroganza del governo e riconsegna nelle mani dei cittadini il diritto a decidere sul nucleare e del proprio futuro attraverso lo strumento di partecipazione per eccellenza quale il referendum.


Ora chiediamo che il referendum sul nucleare non sia strumentalizzato dalle forze politiche. La scelta di fermare definitivamente il nucleare in Italia deve essere una scelta storica e corale di tutti gli italiani, di qualunque orientamento politico e non può essere ricondotta ad un duello tra maggioranza ed opposizione.

D’altronde il nucleare in Italia è sostenuto in modo trasversale da personalità di destra e di sinistra: da Chicco Testa a Stefania Prestigiacomo, da Veronesi a Scajola, da Margherita Hach a Silvio Berlusconi; tutti accomunati nel sostenere quei poteri economici interessati all'affare nucleare ed in grado di influenzare qualsiasi Governo di qualsiasi colore politico.

C’è bisogno quindi che tutti gli italiani mettano da parte le proprie simpatie ed antipatie politiche e si rechino in massa alle urne per decidere su argomenti di straordinaria rilevanza quali acqua e politiche energetiche che riguardano tutti e non certo una sola fazione ideologica.

L’esempio più lampante è quello della Sardegna, dove una mobilitazione ampia e trasversale ha consentito un risultato referendario mai registrato prima: quorum superato ampiamente e 98% di SI per fermare il nucleare.

Vanno invece rigettati con sdegno, gli ipocriti inviti ad andare al mare anziché recarsi alle urne, che stanno giungendo dagli esponenti del governo; i cittadini non possono e non devono cascare nel tranello del mancato raggiungimento del quorum rinunciando di fatto all’unico strumento di partecipazione diretta rimasto nelle loro mani.

Le notizie che giungono in questi giorni da una grande potenza industriale quale la Germania, che ha già spento 7 dei suoi reattori nucleari e che spegnerà gli altri entro il 2022, devono spingere il nostro paese ad accelerare il processo di riconversione verso le fonti rinnovabili e soprattutto avviare serie politiche di risparmio ed efficienza, vere soluzioni ai problemi di approvvigionamento energetico.

Il governo, che attraverso il Ministro Romani si dichiara “stupito” della decisione della Suprema Corte, prenda atto che intraprendere un’avventura nucleare nel 2011 è una scelta irresponsabile ed in controtendenza rispetto al mondo intero ed accetti la sfida referendaria, magari invitando i propri sostenitori a recarsi alle urne il prossimo 12 e 13 giugno, per tastarne le reali intenzioni.

COMITATO REGIONALE DEL MOLISE “FERMIAMO IL NUCLEARE”

329.43.43.334

www.fermiamoilnucleare.it

fermiamoilnucleare.molise@gmail.com

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