IL COMUNE DI RICCIA COINVOLGE I CITTADINI NELLE SCELTE URBANISTICHE DEL PROPRIO PAESE.
NE PRENDANO ESEMPIO GLI AMMINISTRATORI DI CAMPOBASSO!
Esprimiamo il più vivo
apprezzamento per l’iniziativa messa in campo dal Comune di Riccia nell’ambito
del progetto di recupero urbano dell’area di piazza Sedati e della zona ad essa
sottostante.
L’amministrazione guidata dal
Sindaco Fanelli, consapevole dell’importanza strategica, urbanistica e sociale
di tale intervento, ha inteso, con un’idea assolutamente innovativa,
coinvolgere in maniera attiva nel processo decisionale, l’intera popolazione
riccese, nonché altri soggetti “addetti ai lavori”, tra cui le associazioni
ambientaliste, chiamate ad esprimere un semplice, ma molto significativo,
parere sul destino urbanistico di una importante parte del paese.
Il bando di gara, ha visto la
presentazione di 17 progetti, tutti molisani e tutti di grande valore
architettonico, ognuno con proposte di pregio, con grande rispetto per il verde
pubblico e soluzioni a basso impatto ambientale, per meglio esaltare l’area interessata, che,
anche a seguito dell’abbattimento dell’attuale e decisamente “bruttina” piazza
Sedati, andrà a costituire un gradevolissimo biglietto da visita per quanti
accedono al paese, nonché spazio funzionale a beneficio dell’intera
collettività.
Ma, a prescindere da quale
progetto si aggiudicherà i favori della giuria popolare, vogliamo rimarcare le
modalità del processo decisionale e partecipativo presentato domenica scorsa,
in una partecipata e riuscitissima assemblea pubblica.
Ci è sembrato il modo più giusto
e naturale per condividere con i diretti fruitori, una scelta che, cambiando in
maniera radicale la conformazione di uno spazio pubblico vitale per il paese,
segnerà il futuro del paese stesso e, soprattutto, ricadrà anche sulle
generazioni future.
Ecco perché auspichiamo che tale
metodologia venga esportata dappertutto, a partire dal capoluogo regionale, la
cui classe dirigente ha negli anni dimostrato di essere distante anni luce da
questo tipo di approccio alle questioni che interessano il bene comune.
Il migliore degli esempi è la
riqualificazione dell’area dell’ex Romagnoli a Campobasso, il cui destino è
stato invece segnato da decisioni scellerate prese a quattrocchi, o poco più,
senza neanche lontanamente porsi il problema di cosa la cittadinanza avrebbe
invece voluto che venisse realizzato su quell’area. Ci sarebbe infatti piaciuto
vedere tanti progetti, magari un po’ più molisani e meno internazionali, che
proponessero il recupero del sito, lasciando alla cittadinanza almeno la
possibilità di esprimere un parere, com’è giusto che sia per le scelte strategiche
che segnano il destino ed il futuro della collettività. Ma così non è stato, ci
voleva l’esempio illuminante di un piccolo paese come Riccia, per dimostrare
che un po’ di buon senso, di buone pratiche amministrative e di buon governo,
per fortuna, esistono ancora e, quando attuate, riescono a far ancora
appassionare i cittadini.
La libertà non è uno slogan elettorale ma, come cantava il buon Gaber,
è partecipazione!
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