L’uso del tabacco comporta l’emissione in ambiente di più di
quattromila sostanze chimiche, molte delle quali ad azione irritante, nociva,
tossica e cancerogena. Nei mozziconi, costituiti dalla porzione di sigaretta
non fumata e il filtro, è possibile trovare moltissimi inquinanti chimici
come nicotina, benzene, composti
organici volatili, polonio-210 e acetato di cellulosa, una materia plastica di
cui è composto il filtro.
In Italia, dove i fumatori sono oltre 11 milioni con un
consumo medio di quasi 13 sigarette al giorno pro capite, ogni giorno vengono
prodotti oltre 140 milioni di mozziconi, un miliardo a settimana, 52 miliardi
all’anno, che in gran parte vengono abbandonati ovunque, senza nessuna
attenzione al danno ambientale e a quello derivante per l’uomo.
La nicotina contenuta nel tabacco è un veleno potentissimo
capace di indurre gravissimi effetti sull’uomo; ogni sigaretta ne contiene in
media 10/15 mg e in un mozzicone se ne trovano 4,5 mg. Se un mozzicone viene accidentalmente
ingerito da un bambino, la nicotina presente può portarlo fino alla paralisi
respiratoria.
Gettare mozziconi per terra rappresenta un pericolo per l’ambiente
in quanto la nicotina, che presenta la stessa tossicità di molti pesticidi, contamina
facilmente il suolo, le acque superficiali e le falde acquifere, entrando a
pieno titolo nelle catene alimentari e divenendo quindi una vera e propria minaccia sia
per l’uomo che per la fauna.
Nel riconoscere l’elevato
rischio ambientale connesso al rilascio nell’ambiente dei mozziconi e
contrastarne la triste abitudine diffusa, il Parlamento Italiano nel 2015 ha approvato
una specifica norma mirata a contrastare il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti
di prodotti da fumo, nonché di altri rifiuti
di piccolissime dimensioni (scontrini,
fazzoletti di carta, gomme da masticare, ...), sancendone il divieto di
abbandono nel suolo, nelle acque e negli scarichi, prevedendo altresì sanzioni amministrative da 30 a 300 euro per i contravventori.
I Comuni sono
altresì tenuti a destinare il 50 per cento delle somme derivanti dai
proventi di queste sanzioni, alla promozione di specifiche campagne di
sensibilizzazione verso i consumatori sulle conseguenze nocive, oltre che per la
salute, anche per l’ambiente, derivanti dalla diffusissima consuetudine di
abbandonare con estrema leggerezza i mozziconi di sigaretta a terra, peraltro
anche causando ostruzioni dei tombini, troppo spesso scambiati per bidoni dell’immondizia,
ed ingenti danni ai sistemi fognari e di depurazione.
Nella nostra città, nonostante le normative in vigore ed un
indirizzo esplicito del Consiglio Comunale espresso nel 2016 affinché le norme
venissero puntualmente adottate, il fenomeno dell’abbandono delle cicche in
strada non ha mai subito flessioni;
nessuna campagna informativa è stata mai avviata da parte dell’amministrazione
e, soprattutto, nessuna sanzione, ad oltre due anni dall’entrata in vigore della legge, è stata mai irrogata da parte delle autorità preposte.
Eppure basta
soffermarsi qualche istante in un qualsiasi punto della città per assistere a
decine di violazioni, segnale di scarsa cultura del rispetto per l’ambiente, ma
anche di lassismo ed eccessiva tolleranza da parte dell’amministrazione che avrebbe
invece il dovere di intervenire con fermezza per tutelare ambiente, salute e
beni comuni.
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