27/01/19

MARE D'INVERNO 2019: la plastica è il flagello del mare e delle nostre spiagge !


Si è svolta con successo la 28^ edizione della manifestazione “IL MARE D'INVERNO", tenutasi questa mattina lungo il litorale di Riovivo a Termoli. Tantissimi i volontari intervenuti che, armati di sacchi, guanti e tanta buona volontà, hanno rastrellato la spiaggia da una incredibile quantità di rifiuti. Anche quest’anno l’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e del Comune di Termoli. 
Tra i tanti che hanno raccolto l’appello di Fare Verde, oltre gli amici dell’Associazione Ambiente Basso Molise, partner storici del “Mare d’Inverno”, del Comitato Art. 21 di Petacciato e del comitato “Discoli del Sinarca” che sta conducendo una campagna contro il passaggio del gasdotto Larino/Chieti, meritano particolare menzione le decine di migranti ospiti di diversi centri di accoglienza della regione che hanno pensato bene di trascorrere una mattinata all’insegna dell’impegno civico e del rispetto dell’ambiente, trasformando l’iniziativa in un esempio di perfetta integrazione sociale e culturale. 
Tra questi quelli dell’Eden/HR di Campobasso/Boiano, dello Sweet Dream di Campomarino, dell’ Al Colle di Petacciato, molti dei quali collaborano da tempo con Fare Verde nell’ambito delle attività di volontariato condotte col progetto “Azione&integrAzione”.

L’operazione MARE D’INVERNO, tra le più longeve iniziative ambientaliste nazionali, è promossa ed organizzata in contemporanea su tantissime spiagge italiane, con l’obiettivo di monitorare lo stato di salute del mare e dei litorali che nella stagione invernale si presentano spesso come vere e proprie discariche all’aperto, in particolare a seguito delle mareggiate con le quali vengono restituite “al mittente” tonnellate di rifiuti, per gran parte plastica, impropriamente rilasciate nell'ambiente.
L’iniziativa di quest’anno assume ancor più valenza in virtù delle iniziative che, sia a livello nazionale che europeo, i governi stanno finalmente adottando per limitare e mettere al bando alcune delle più diffuse forme di materiale di consumo “usa e getta” in plastica, come ad esempio i bastoncini cotton fioc di cui, giova ricordarlo, da quest’anno è vietata la commercializzazione proprio grazie ad una storica battaglia di Fare Verde iniziata sin delle prime edizioni de “Il Mare d’Inverno”.
Ma nonostante tutto, la plastica, in ogni sua forma e variante, continua ad occupare il primo posto assoluto della classifica dei rifiuti maggiormente invadenti: buste, cellophan, bottiglie, tappi, flaconi, stoviglie, vaschette, accendini, gli stessi bastoncini di cotton-fioc, calzature dismesse, e chi più ne ha più ne metta; la spiaggia invernale è un vero e proprio campionario dell’usa e getta, la faccia malata della nostra società mirata al più cieco consumismo in nome di una inarrestabile crescita ma del tutto incurante degli effetti devastanti per gli ecosistemi e per la stessa salute umana che questo modello di sviluppo comporta.
E’ stimata a circa il 30%, la quantità di plastica che finisce in mare rispetto a quella prodotta, una vera e propria emergenza che negli ultimi anni ha visto crescere anche il fenomeno delle “microplastiche”, ovvero la frammentazione in parti piccolissime del materiale originale e che, attraverso i pesci, rientrano nelle catene alimentari umane ed animali con tutti i rischi e gli effetti dannosi connessi.
Inarrestabile, ancora una volta, anche l’invasione di scarti del settore ittico come le cassette di polistirolo, spesso frantumate in piccoli pezzi oramai irrecuperabili, e le famigerate “reste”, le reti di plastica utilizzate negli allevamenti di cozze, rinvenute anche quest’anno, a migliaia e migliaia sulla battigia, a testimonianza della inspiegabile abitudine degli operatori del settore, di gettarle deliberatamente in mare dopo l’utilizzo.
Un fenomeno da sempre riscontrato ed inutilmente denunciato ogni anno; una palese dimostrazione di una incomprensibile tolleranza da parte delle autorità preposte al controllo.
A termine mattinata sono stati circa 90 i grossi sacchi di rifiuti riempiti dai volontari e che saranno rimossi dall’azienda incaricata dal Comune; oltre questi anche tanti ingombranti come copertoni, resti di elettrodomestici, pezzi di mobilia, residui di attrezzature nautiche e tanto altro ancora.
Un mare di rifiuti di cui potremmo e dovremmo fare a meno !














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