30/01/22

IL MARE D’INVERNO 2022 - Una vera e propria invasione di plastica, polistirolo e ‘reste’ sulle nostre spiagge: 60 sacconi di rifiuti recuperati dai volontari.


Ottima riuscita della manifestazione “Il mare d’Inverno”, tenutasi questa mattina presso il litorale nord di Termoli e che ha visto la partecipazione di tantissimi cittadini che hanno raccolto l’appello di Fare Verde, prendendo parte attiva alla più longeva delle manifestazioni ecologiche italiane, giunta quest’anno alla 31^ edizione.

Tra i partecipanti all’operazione, patrocinata dal Ministero della Transizione Ecologica e dal Comune di Termoli, anche i volontari di Ambiente Basso Molise, delle Guardie Ambientali di Campobasso nonché dell’Anpana Basso Molise.

L’operazione MARE D’INVERNO è promossa ed organizzata da Fare Verde in contemporanea su tante spiagge italiane, con l’obiettivo di ripulire i litorali dall’invasione di rifiuti che vi si depositano lontano dalle stagioni balneari, ma anche monitorare lo stato di salute del mare e delle coste che, in particolare nei periodo invernali, si presentano come vere e proprie discariche a cielo aperto a seguito delle mareggiate con le quali vengono restituite “al mittente” tonnellate di rifiuti, per gran parte plastica, impropriamente rilasciate nell'ambiente.

Le spiagge invernali si presentano, purtroppo, come veri e propri campionari dell’usa e getta, la faccia malata della nostra società, orientata al più cieco consumismo e del tutto incurante dei gravissimi effetti che questo modello di sviluppo comporta.

Nel consueto censimento dei materiali recuperati è infatti sempre la plastica, in ogni sua forma e variante, ad occupare il primo posto della classifica dell’invadenza: buste, pellicole, bottiglie, vaschette, tappi, flaconi, bicchieri, accendini ed ogni altro oggetto ancora prodotto nella versione “a buttar via”.

Rinvenuti inoltre anche diversi materiali ingombranti tra cui copertoni, taniche, bidoni, residui di elettrodomestici, relitti di boe segnaletiche da pesca; sulle sponde del Sinarca è stato addirittura riesumato un intero cingolo gommato, presumibilmente di una ruspa, prontamente segnalato al Comune per le opportune operazioni di rimozione.

Ma il fenomeno più preoccupante resta l’inconcepibile quantità di scarti e rifiuti provenienti dal settore ittico: tra gli oggetti in assoluto più invasivi, ancora una volta, vi sono le cassette di polistirolo, spesso frantumate in piccoli pezzi oramai irrecuperabili, e le famigerate “reste”, le micidiali reti di plastica utilizzate dagli allevamenti di cozze, rinvenute anche quest’anno in numero incalcolabile, a testimonianza della scellerata abitudine degli operatori del settore, di gettarle deliberatamente in mare dopo l’utilizzo.

Un fenomeno da sempre riscontrato ed inutilmente denunciato; eppure gli allevamenti stazionano proprio di fronte ai nostri litorali, non dovrebbe essere particolarmente complicato da parte delle autorità preposte, esercitare una più incisiva attività di prevenzione e repressione di tale gravissimo fenomeno, per la tutela della salute del nostro mare e delle nostre spiagge.

A termine mattinata sono stati circa 60 i grossi sacchi di rifiuti riempiti dai volontari e successivamente caricati a bordo di un mezzo messo a disposizione dalla Rieco per le successive operazioni di smaltimento.
























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